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Attualità | 26 marzo 2025, 19:41

Ricorso al Tar contro la delibera di Giunta del Comune di Racconigi: scontro sul sottopasso ferroviario

Un gruppo di cittadini si oppone alla decisione dell'Amministrazione perché: "La delibera bypassa il Consiglio comunale"

Passaggio a livello di via Caramagna dove previsto il nuovo sottopasso

Passaggio a livello di via Caramagna dove previsto il nuovo sottopasso

A Racconigi continua a far discutere il delicato tema della chiusura dei quattro passaggi a livello presenti in città e della sostituzione con un solo sottopasso veicolare in via Caramagna, una questione che è approdata al Tribunale amministrativo regionale.

Un gruppo di cittadini racconigesi, tramite l’avvocato amministrativista Antonio Salerno, ha impugnato al Tar del Piemonte la delibera di Giunta comunale del 23 gennaio scorso (pubblicata sul sito istituzionale del Comune il giorno successivo).  

Il provvedimento ha sottratto al Consiglio comunale la competenza sull'approvazione della bozza di convenzione che regolerà i rapporti tra gli enti coinvolti quando sarà ultimata la costruzione del sottopasso ferroviario di via Caramagna.

Il testo della convenzione, proposto in bozza da Rete Ferroviaria Italiana, risulta già contestato dalla Provincia di Cuneo, stante l'indisponibilità dell'Ente a farsi carico della gestione del sottopasso e delle relative spese, una volta consegnata l'opera da Rfi.

Di tutt'altra opinione – afferma Luigi Reynaudo, presidente del Comitato di cittadini 'Per un sottopasso sostenibile' – l'amministrazione comunale che, invece, ha approvato il testo, seduta stante, solo da parte della Giunta composta, oltre che dal sindaco Valerio Oderda, dal vicesindaco Alessandro Tribaudino e dall’assessora al commercio Annalisa Allasia, senza apportarvi alcuna modifica e senza portarlo in Consiglio comunale, come ad esempio è stato fatto in analoga situazione dal Comune di Cavallermaggiore".

Reynaudo sottolinea: “Per il momento, la Provincia di Cuneo non ha mandato all'ordine del giorno del proprio Organo consiliare la bozza di convenzione e, naturalmente, senza l'approvazione del Consiglio provinciale, il presidente Luca Robaldo non potrà essere autorizzato all’eventuale firma, posta comunque la contrarietà sulla futura gestione del sottopasso. Senza accordo sulla gestione i lavori non potranno iniziare”.

Di qui, il ricorso al Tar del Piemonte, presentato dall'avvocato Antonio Salerno, che ha anche sollevato ulteriori criticità legate alla realizzazione del sottopasso.

Salerno chiarisce: “Non è in discussione l’opportunità di eliminare i passaggi a livello anche per motivi di sicurezza. Già nel 2018 la costruzione dei sottopassi è stata portata all’attenzione del Consiglio comunale e approvata. Tuttavia, la vicenda coinvolge numerosi enti, tra cui la Provincia, in quanto via Caramagna, dove è prevista la costruzione del sottopasso sia carrabile che pedonale, dovrebbe essere declassata a strada comunale”.

Nel 2022 il Consiglio comunale aveva rinviato la questione alla Conferenza dei Servizi per ulteriori accertamenti con gli enti interessati.  

Il Consorzio Irriguo, ad esempio, in tale sede, aveva segnalato la mancata indicazione nei progetti della presenza di un canale sottostante l'area del futuro sottopasso di via Caramagna.

La Provincia - prosegue Salerno - ha ribadito la sua indisponibilità a farsi carico dei costi connessi agli interventi. Inoltre, quando Rfi ha inoltrato la bozza di convenzione, non ha tenuto conto delle osservazioni della Provincia e degli altri enti coinvolti. Nonostante ciò, la Giunta l'ha recepita senza modifiche, ignorando le criticità segnalate dall’ufficio tecnico del Comune di Racconigi, che già nel 2022 aveva evidenziato problematiche sul declassamento di via Caramagna e sui costi connessi".

Specifica ancora l’avvocato Salerno: “Il 23 gennaio scorso, nonostante i precedenti passaggi in Consiglio comunale, la Giunta ha deciso di ‘avocare a sé’ ogni determinazione sulla bozza di convenzione, bypassando il Consiglio”.  

Salerno segnala inoltre un'anomalia emersa durante una commissione consiliare del 21 gennaio 2024: “Sono state portate all’attenzione due convenzioni, una sui rifiuti per cui è stato previsto il passaggio in Consiglio comunale, mentre quella riguardante Rfi è stata decisa esclusivamente dalla Giunta”.

L'opera, così come attualmente progettata, coinvolge, per la loro vicinanza all'area di cantiere, attività artigianali, commerciali e la scuola dell'infanzia, sollevando ulteriori preoccupazioni tra cittadini racconigesi.

L'avvocato Salerno conclude: “L'intervento, così come è strutturato, è controproducente rispetto alle esigenze del territorio. Il ricorso al Tar è già stato notificato e sarà depositato entro la settimana".

Anna Maria Parola

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