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Cronaca | 26 marzo 2025, 07:56

Maxi operazione della Fiamme Gialle nel Savonese: in arresto cinque persone che producevano droga con coltivazioni a Pezzolo Valle Uzzone

Sequestrate tre tonnellate di hashish e marijuana. La partita di stupefacente, una volta sul mercato, avrebbe fruttato oltre nove milioni di euro

Maxi operazione della Fiamme Gialle nel Savonese: in arresto cinque persone che producevano droga con coltivazioni a Pezzolo Valle Uzzone

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Savona hanno concluso un’operazione di servizio a contrasto del traffico di sostanze stupefacenti, culminata con l’arresto di cinque soggetti e il sequestro di tre tonnellate tra hashish e marijuana.

L’azione operativa, sviluppata dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, è stata originata da un’accurata attività di monitoraggio, che ha portato all’individuazione di un gruppo criminale. Questo, approfittando di un’attività di formale copertura legata alla coltivazione legale di cannabis light, produceva ingenti quantitativi di hashish e di marijuana con un contenuto di THC (principio attivo) superiore al limite consentito dalla legge.

In particolare, la coltivazione avveniva in una cascina situata in una zona impervia di Pezzolo Valle Uzzone, totalmente adibita a serra e dotata di una complessa attrezzatura costituita da centinaia di lampade UV e da un sistema di condotti di aerazione forzata. Parte dello stupefacente veniva inoltre acquistata da fornitori, in un'occasione anche in Spagna, e successivamente trasportata in Italia. Successivamente, la droga veniva stoccata, lavorata e confezionata all’interno di una lussuosa villa e di due magazzini situati in una zona collinare della provincia, difficilmente accessibile. All’interno di questi edifici, adibiti a veri e propri laboratori, sono stati sequestrati gli strumenti utilizzati per l’attività illecita: estrattori, presse, bilance e materiale per il confezionamento.

Il gruppo criminale si occupava anche delle successive fasi di vendita dello stupefacente in Italia e in territorio elvetico, servendosi di corrieri supportati da veicoli con funzioni di staffetta e, in alcuni casi, anche di un’automedica.

Gli sviluppi delle indagini, condotte sotto l’egida della Procura della Repubblica di Savona, hanno permesso di arrestare in flagranza di reato tutti i componenti della banda, di deferire all’Autorità Giudiziaria altre sette persone implicate a vario titolo nell’illecito traffico e di sequestrare tre tonnellate di stupefacente. Agli indagati sono stati contestati i reati di cui all’art. 73 del DPR 309/1990 (produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti), all’art. 110 C.P. (concorso di persone nel reato), all’art. 80 del DPR 309/90 (ingente quantità) e all’art. 81 C.P. (reato continuato). Cinque di loro sono già stati condannati, mediante patteggiamenti e riti abbreviati, a pene detentive comprese tra i 5 e i 7 anni ciascuno.

La partita di droga, una volta immessa sul mercato dello spaccio, avrebbe generato profitti illeciti per oltre nove milioni di euro. L’operazione condotta dai militari delle Fiamme Gialle savonesi testimonia il particolare impegno profuso dall’Istituzione nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, una piaga sociale che si diffonde anche tra le fasce più giovani della popolazione.

redazione

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