Attualità - 27 marzo 2025, 08:57

Al Caffè letterario di Bra si legge “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren

Storia di una eroina ribelle che da 80 anni parla scanzonata ai piccoli di temi grandi

La serie tv ha consacrato sul piccolo schermo Inger Nilsson nei panni di Pippi Calzelunghe

Monella e irriverente, ma dal cuore d’oro. Lei è Pippi Calzelunghe, protagonista del celebre romanzo di Astrid Lindgren, pubblicato nel 1945 e ancora oggi capace di parlare ai piccoli di temi grandi.

Il suo nome completo sarebbe Pippilotta Virtualia Rolgardinia Succiamenta Efrasilla figlia del Capitano Efraim Calzelunghe, un’eroina ribelle da libro prima, da televisione poi, che ha cambiato per sempre la letteratura per l’infanzia.

Negli anni ‘70 alcuni pedagogisti hanno citato Pippi come esempio di autonomia educativa, mentre altri la consideravano negativa, per esempio in Svezia, sua patria natale, alcuni educatori sostenevano che le bambine ispirate a lei diventavano troppo irrispettose verso gli adulti, ma altri la elogiavano come modello di indipendenza.

Questa bambina dai capelli rossi e dalle trecce sparate in aria vive sola nella coloratissima e disordinata Villa Villacolle insieme a un cavallo bianco a pois neri che lei chiama Zietto e una scimmietta, signor Nilsson. Non va a scuola e vive di rendita, perché possiede un sacco pieno di monete d’oro.

I due bravi ed educati bambini, Annika e Tommy, sono la sua “famiglia”, tra i pochi capaci di farsi trascinare nel suo mondo pieno di giochi e immaginazione, dove gli adulti, mai realmente cattivi, ma pronti solo a dare regole, sono incapaci di entrare. 

Il manoscritto venne rifiutato da uno dei maggiori editori svedesi, perché inizialmente risultava scandalosa l’idea che una bambina forte, irriverente, libera e trasgressiva, capace di prendere in giro gli adulti e affascinare i coetanei, potesse essere un esempio positivo per i più piccoli. Ma così fu. E da allora Pippi non ha mai smesso di farsi amare. Forse perché la sua trasgressione non è mai volta a far del male agli altri, ma è semplicemente quella che ogni bambino sogna, come mangiare valanghe di dolci, saltare sul letto o nella vasca da bagno e dormire con i piedi sul cuscino.

«Un tempo avevo paura di rimanere in casa da sola, ma ora non più, perché Pippi è con me», ha scritto ad Astrid Lindgren una bambina giapponese. Pippi Calzelunghe è, infatti, un libro conosciuto in tutto il mondo e tradotto in 80 lingue, l’ultima dell’elenco è lo zulu.

Anche voi troverete in Pippi una compagna forte e allegra: sta benissimo senza genitori, perché così nessuno le dice quando è ora di andare a letto o le insegna le buone maniere, che non servono a nulla se non si è veramente generosi. Leggete le sue avventure e vi sentirete, come lei, tanto forti da sollevare un cavallo. 

Silvia Gullino