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Cronaca | 27 marzo 2025, 13:25

Guardia di Finanza in municipio a Dronero e nella sede della Fondazione Crc

Acquisiti documenti a seguito – così risulta – di un esposto in merito a presunte irregolarità nella fase delle nomine che hanno portato all’attuale governance dell’ente. Il sindaco Astesano: "Assolutamente  tranquilli e sereni sulla correttezza del nostro operato"

Immagine d'archivio

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Martedì 25 marzo agenti della Guardia di Finanza si sono recati in municipio a Dronero e a palazzo Vitale in via Roma a Cuneo, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

In entrambe le situazioni sarebbero stati acquisiti non meglio precisati fascicoli.

L’intervento risulta sia stato ripetuto per completare la raccolta della documentazione.

Pur essendo la notizia certa, non è ovviamente dato sapere nello specifico quali siano gli atti acquisiti, anche se non è difficile ipotizzare che si sia trattato di qualcosa inerente le nomine che hanno portato all’attuale governance.

Nella fase di designazione dei nuovi componenti gli organi della Fondazione, il “passaggio dronerese” – come si ricorderà - era stato oggetto di controversie.

Era stata infatti proprio la scelta del Comune di Dronero di indicare l’attuale presidente della Fondazione, Mauro Gola, allora ancora presidente della Camera di Commercio, a sollevare dubbi da parte di alcuni circa la liceità della designazione.

Già all’indomani dell’insediamento del nuovo Cda della Fondazione Crc erano circolati rumors, che erano però stati derubricati a mugugni da parte di quanti ambivano al ruolo ed erano stati esclusi.

Si era parlato di una lettera, circostanziata, nella quale si evocavano i complessi passaggi dell’iter, inviata al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), che ha funzioni di vigilanza sulle fondazioni di origine bancaria, e di un possibile esposto alla Procura della Repubblica.

Se si sia trattato di una denuncia anonima oppure firmata non è noto, così come non si sa se sia stato lo stesso Mef a richiedere gli accertamenti in corso.

L’unica ipotesi ad oggi plausibile è che l’autorità giudiziaria abbia avviato una serie di verifiche per appurare se la segnalazione ricevuta abbia o meno fondamento.

La circostanza riguardante il passaggio delle "fiamme gialle" in municipio a Dronero viene confermata dal sindaco Mauro Astesano: "E’ stata acquisita documentazione peraltro assolutamente pubblica, già pubblicata sul nostro sito del Comune e in albo pretorio. Non vi è stata alcuna particolare richiesta che non fosse di documenti già disponibili a chiunque. Ignoriamo le ragioni di questo accertamento, ma siamo assolutamente tranquilli e sereni sulla correttezza del nostro operato".

Interpellato dal nostro giornale, il presidente della Fondazione Crc Mauro Gola non ritiene invece di commentare la vicenda. 

Giampaolo Testa

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