A Brondello, in valle Bronda, si è acceso un infiammato confronto politico in merito alla gestione del patrimonio verde comunale.
A scontrarsi sono l’attuale squadra amministrativa guidata dal sindaco Paolo Radosta e la precedente Amministrazione comunale dell’ex sindaca Dora Perotto, oggi seduta tra i banchi della minoranza in Consiglio comunale.
“Mi stupisce che un sindaco senta il bisogno di alimentare una simile polemica su un tema che richiederebbe invece serietà, continuità, rispetto per il lavoro svolto e per l'investimento effettuato dal Comune”.
Con queste parole della Perotto, intervenuta duramente in merito alla recente comunicazione del sindaco Paolo Radosta che dichiara che le piante messe a dimora dalla precedente amministrazione nel terreno sotto l'area cimiteriale sono in buona parte morte e quindi esperti consigliano la piantumazione di nuove ed ulteriori piante per ripristinare la situazione boschiva preesistente.
Perotto difende le scelte operate durante il suo mandato, ricordando che il taglio degli alberi avvenuto due anni fa, sotto la sua amministrazione, era stato motivato da ragioni di sicurezza e decoro urbano: “Gli alberi rimossi erano diventati troppo alti, mezzi secchi e pericolosi.
Abbiamo scelto di intervenire con un progetto che prevedeva la messa a dimora di alberi decorativi, pensati per offrire colore, ordine, fioriture diversificate durante la primavera e un foliage che va dal giallo al rosso intenso in autunno.
Non volevamo ritrasformare il centro del paese in un bosco disordinato, ma creare un’area verde urbana curata e decorativa”.
L’ex sindaca afferma inoltre “Dopo un recente sopralluogo effettuato insieme a un esperto forestale, possiamo confermare che quelle piante stanno germogliando e sono in buona salute.
Dispiace che venga strumentalizzato un intervento del pensato, che era stato realizzato con un investimento preciso da parte del Comune – osserva Perotto –. Ci siamo affidati al vivaio ‘Il Germoglio’ di Vinovo per una piantumazione progettata nei minimi dettagli, costata 5.326 euro”.
L’ex sindaca rivendica in particolare la scelta dei liquidambar piantati sotto il muro del cimitero: “Si tratta di alberi destinati a crescere oltre i 30 metri, garantendo una copertura naturale, scenografica e rispettosa del contesto. Hanno foglie che virano dal verde acceso al rosso brillante in autunno: un’alternativa pensata appositamente per integrare bellezza e funzione”.
Conclude Perotto: “È scorretto dire che abbiamo tagliato senza criterio, e che le piante oggi presenti nel terreno sono in gran parte morte. Le piante sono vive e stanno crescendo, bisogna solo dargli tempo e soprattutto spazio affinché svolgano la funzione desiderata.
Non si governa il verde con la nostalgia, ma con progettualità e visione”.
Perotto ha inoltre formalizzato una richiesta di accesso agli atti per ottenere documentazione ufficiale. Intende verificare in particolare i pareri tecnici degli esperti citati dal sindaco Radosta, analizzare nel dettaglio il piano delle nuove piantumazioni e consultare gli atti relativi all’affidamento dell’intervento di abbattimento degli alberi in via Villa.