Per l'ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, mercoledì 23 aprile ore 21, al Cinema Multilanghe di Dogliani, si proietta il documetario che Remo Schellino realizzò, nel 2007, dedicato alla figura di Felice Cascione "U Megu" (il dottore).
"È un piccolo omaggio - spiega Schellino - ad una figura a me molto cara per la sua scelta partigiana che ben definisce in un brevissimo passo tratto dal testamento spirituale inviato ad un carissimo amico Giacomo Castagneto: 'Dunque sono pronto. Però prima di mettermici ti faccio una domanda. Stimi tu, in questo preciso momento, necessaria la mia opera più negli ospedali che ricoverano ammalati nel fisico che in quel nostro di gran lunga più grande ospedale che è l'Italia'".
Felice Cascione nasce a Porto Maurizio il 2 maggio 1918. Sale in montagna l'8 settembre del 1943 diventando comandante carismatico della prima formazione partigiana del ponente ligure.
Sarà partigiano per 141 giorni e morirà ucciso dai nazifascisti il 27 gennaio 1944 a case Fontane di Alto, in provincia di Cuneo. In quanto medico, Cascione sviluppa un senso etico della lotta, invitando i suoi compagni ad evitare uccisioni e morti inutili, convinto della forza rieducativa del pensiero. Esplica infatti l'attività di medico anche durante il periodo di lotta partigiana. E' conosciuto in tutta Italia per aver composto i versi della canzone "Fischia il vento" sull'aria di Katiuscia, famosa canzone russa.