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Attualità | 08 aprile 2025, 10:06

Buffer Zone Unesco per il Roero: presentata la candidatura a Vinitaly

La presidente dell'associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli Quaglia: "Completato il dossier lavorando con Regione e i Comuni"

Buffer Zone Unesco per il Roero: presentata la candidatura a Vinitaly

L’Associazione per i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero presenta a Vinitaly la candidatura a buffer zone Unesco nel padiglione della Regione Piemonte, alla presenza del presidente Alberto Cirio e degli assessori Paolo Bongioanni e Marina Chiarelli. Dopo il “Gran rifiuto” all’Unesco dei tre sindaci dei paesi di Priocca, Govone e Castellinaldo ora la sinistra Tanaro ci riprova compatta, senza distinguo.

A presentare la candidatura la presidente dell’associazione Giovanna Quaglia e il direttore Bruno Bertero, i promotori del dossier inviato a Parigi dal ministero della cultura e dalla Regione Piemonte, su proposta dell’Associazione dei paesaggi vitivinicoli, che propone la modifica della “minor boundary” dell’area Unesco presentata dall’Associazione per il Patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.

L’estensione del perimetro proposta interessa complessivamente diciotto Comuni, tutti già coinvolti in attività legate alla conservazione e alla diffusione del sito patrimonio mondiale: San Martino Alfieri (unico comune della provincia di Asti), Govone, Priocca, Magliano Alfieri, Castellinaldo, Castagnito, Guarene, Piobesi d’Alba, Corneliano, Montaldo Roero, Baldissero d’Alba, Sommariva Perno, Canale, Montà, Vezza, Monteu Roero, Santo Stefano Roero e Pocapaglia.

«L’associazione ha lavorato con Regione e con i comuni per completare il dossier – spiega la presidente dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli Giovanna Quaglia. Con l’istituzione di un gruppo di lavoro di nove professionisti sono state individuate le unità paesaggistiche incluse nel nuovo confine che comprendono la Conca di Canale, le colline tra Priocca e Castellinaldo, il versante Tanaro tra Guarene e San Martino Alfieri, il Roero Centrale di Corneliano, le colline di Monticello, lo sbocco sul Tanaro tra Piobesi e Alba, Santa Vittoria e Pollenzo. Zone profondamente omogenee all’attuale buffer zone sia dal punto di vista dell’uso del suolo, con la viticoltura come coltura prevalente, sia da quello storico insediativo».

Complessivamente l’area interessata è di circa 17 mila ettari (17.448 ha): se la proposta sarà accolta la “buffer zone” sfiorerà i centomila ettari (93.744 ha). Il dossier è arrivato a Parigi in tempo utile e la risposta è prevista per il mese di giugno, con la speranza di festeggiare nel modo migliore gli 11 anni dal riconoscimento Unesco avvenuto a Doha il 22 giugno 2014.

Marcello Pasquero

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