Due giornate dense di contenuti, tra cultura, identità e apertura internazionale hanno animato il Castello di Grinzane Cavour, sabato 12 e domenica 13 aprile.
Il week end si è aperto sabato 12 aprile, con il Convegno in memoria di Luciano Degiacomi nel trentennale della sua morte: figura centrale nella storia dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba di cui è stato Fondatore e primo Gran Maestro, e nella valorizzazione del territorio delle Langhe. Nella Sala delle Maschere del Castello, introdotti dal Gran Maestro dell’Ordine Tomaso Zanoletti e da Antonio Degiacomi, Presidente del Centro Studi Tartufo, si sono susseguiti gli interventi dell’architetto Luisa Bocchietto, del professor Alfredo Vizzini dell’Università di Torino e del giornalista Fabio Gibellino, che hanno tracciato un profilo dell’impegno culturale e ambientale di Degiacomi. Tra gli intervenuti anche il Presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia che ha ricordato Luciano Degiacomi come una persona a cui questo territorio deve molto per tre motivi: “Per cosa ha fatto, per quanto ha fatto e soprattutto per come lo ha fatto!”. Le conclusioni del convegno sono state affidate all’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Alba, Caterina Pasini.
Domenica 13 aprile, sempre nella storica Sala delle Maschere del Castello, si è svolto il 323° Capitolo dei Tulipani, un appuntamento solenne e simbolico che ha riunito Cavalieri e ospiti per una giornata di tradizione, cultura e riflessione alla presenza di 21 Cavalieri della Delegazione dei Paesi Bassi che hanno omaggiato il Castello con 300 tulipani bianchi e rossi per simboleggiare l’amicizia che lega l’Olanda alla città di Alba.
La cerimonia delle Investiture, momento sempre molto atteso, ha arricchito la confraternita di quattro nuovi Cavalieri e si è conclusa con la nomina a Cavaliere Onorario del Prefetto di Cuneo Mariano Savastano. Punto focale dell’evento è stato il passaggio di consegne tra il Maestro uscente della Delegazione dei Paesi Bassi, Willem Hokken, e il nuovo Maestro, Wouter Butzelaar, che ha ricevuto il testimone con emozione e spirito di continuità.
La parte culturale del Capitolo è stata affidata al Trifulao Carlo Marenda che, accompagnato dal suo compagno di cerca, il cane Tato, ha condiviso con i presenti una riflessione appassionata sull’impatto dei cambiamenti climatici sul Tartufo Bianco d’Alba, sottolineando l’importanza della tutela ambientale. "I primi cenni legati al tartufo si trovano negli scritti di Plinio il Vecchio nell’antica Roma, dove si tramandò l’idea che il prezioso fungo nascesse dall’azione combinata dell’acqua, del calore e dei fulmini - ha ricordato Marenda -. Ma fu il medico torinese Vittorio Picco (erroneamente sempre chiamato Pico), nel 1788, a definire il pregiato Tartufo Bianco Tuber Magnatum, ovvero ‘tartufo dei potenti’ da cui deriva il nome botanico Tuber Magnatum Pico”.
“Il tartufo bianco piemontese è sempre stato considerato il più pregiato, ma solo nel ‘900 il Tartufo Bianco d’Alba ha acquistato fama mondiale, grazie alla geniale opera di promozione svolta da Giacomo Morra. Ma il tartufo non è solo questo, è anche un indicatore della biodiversità, una sentinella ecologica – ha aggiunto il trifulau -: dove troviamo il tartufo l’ambiente è sano. Negli ultimi anni, a causa della scarsità di piogge e di temperature non regolari e consone alle stagioni, abbiamo riscontrato un calo di produzione di tartufo bianco. Noi tutti abbiamo il compito di tutelare l’ecosistema del tartufo, conservando le tartufaie. Se vogliamo evitare la scomparsa del Tartufo Bianco d’Alba dobbiamo proteggere i boschi, smettere di inquinare i torrenti e mettere a dimora nuove piante tartufigene.”
A chiusura del Capitolo, il Gran Maestro dell’Ordine, Tomaso Zanoletti, ha sottolineato il senso profondo di questo intenso fine settimana:
"Due giornate molto importanti perché ci hanno dato la possibilità di riflettere sul passato dell'Ordine dei Cavalieri e del nostro territorio e sul suo futuro. Un passato che, come abbiamo ascoltato durante il Convegno, è stato importante grazie alla figura di Luciano Degiacomi che con la sua lungimiranza ha aperto la strada al cambiamento e alla valorizzazione delle Langhe. E un presente che vede un Ordine dei Cavalieri sempre più internazionale e volto alla promozione oltre i confini Italiani. Ma questo non deve farci dimenticare l'autenticità, l'importanza e il valore delle nostre tradizioni e dunque invito i nuovi Cavalieri a farsi sì promotori, ma anche ambasciatori di tradizioni e valori antichi della nostra terra come la voglia di fare, lo spirito di solidarietà e la caparbietà per affrontare nuove sfide."
Il Capitolo si è concluso con un pranzo presso il ristorante del Castello, firmato dallo chef Alessandro Mecca, che ha proposto un menu in abbinamento ai vini selezionati nell’ambito della 49ª Selezione dell’Ordine.
Il doppio appuntamento ha ribadito ancora una volta la centralità dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba nella promozione delle Langhe, del Monferrato e del Roero, contribuendo in maniera concreta alla tutela delle radici culturali locali e alla diffusione del loro prestigio a livello internazionale e il valore identitario e culturale del Castello di Grinzane Cavour come luogo simbolo della tradizione enogastronomica piemontese e della riflessione sul futuro delle sue eccellenze.
Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 24 maggio con il 324° Capitolo della Tradizione, durante il quale i Cavalieri accoglieranno alcuni rappresentanti della Delegazione di New York e 35 delegati provenienti da confraternite bacchiche di tutto il mondo, partecipanti al Wine Discovery Tour organizzato dai Cavalieri del Tartufo in collaborazione con Langhe Experience e con il patrocinio della FICB – Federazione Internazionale delle Confraternite Bacchiche.
STORIA DELL’ORDINE. L’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba, fondato nel 1967, con oltre 20 Delegazioni internazionali, funge da ponte tra i produttori locali e gli appassionati e i collezionisti di tutto il mondo, promuovendo attivamente la gastronomia autentica, i prodotti tipici e l’enoturismo nelle Langhe, Monferrato e Roero.
Gli eventi organizzati in Italia e all’estero, che attirano da anni l’attenzione di Ambasciate e Consolati, rappresentano un’importante vetrina per le eccellenze locali. Dal 2022 infatti, le iniziative autunnali si integrano nella “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, consolidando ulteriormente il ruolo dell’Ordine nella valorizzazione dei tesori gastronomici del territorio a livello internazionale.
Per un approfondimento sulla storia e sulle attività dell’Ordine dei Cavalieri, potete consultare il sito
www.cavalierideltartufo.it. Seguiteci anche sui canali social Facebook e Instagram.