Approvato in Senato, con 76 voti favorevoli, 53 contrari e 1 astenuto, il DL 27 del 19 marzo 2025, recante disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2025. Il provvedimento, che ora passa all'esame della Camera, introduce importanti novità per le elezioni amministrative e i referendum previsti per la primavera 2025.
“Misure importanti per favorire la partecipazione democratica e semplificare le procedure elettorali. Questo decreto rappresenta un passo avanti significativo per il nostro sistema elettorale”, dichiara il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio.
"Le nuove disposizioni – prosegue il parlamentare -, come l'estensione dell'orario di voto su due giorni e la disciplina del voto per gli elettori 'fuori sede', mirano a rendere più agevole l'esercizio del diritto di voto, soprattutto per i cittadini che si trovano temporaneamente lontani dal proprio comune di residenza per motivi di studio, lavoro o cure mediche”.
Tra le principali novità introdotte dal decreto: l’estensione dell'orario di voto: le consultazioni elettorali e referendarie si svolgeranno nella giornata di domenica, dalle 7 alle 23, e nella giornata di lunedì, dalle 7 alle 15; la disciplina del voto 'fuori sede': in via sperimentale, per i referendum del 2025, è prevista la possibilità di votare nel Comune di temporaneo domicilio per gli elettori che vi risiedono da almeno tre mesi; l’innalzamento dell'età massima per i componenti di seggio da 70 a 75 anni; la digitalizzazione delle sottoscrizioni con possibilità di sottoscrivere le liste di candidati con firma digitale per gli elettori impossibilitati alla firma autografa o al voto domiciliare; il potenziamento del Sistema Informativo Elettorale (SIEL); il superamento delle distinzioni di genere nelle liste elettorali con l’eliminazione della distinzione di sesso e dell'indicazione del cognome del coniuge.
“Uno dei punti più importanti - sottolinea Bergesio - è quanto introdotto dall’articolo 1-bis che, limitatamente alle elezioni comunali del 2025, in deroga all'articolo 71, comma 10, del TUEL, nei Comuni fino a 15 mila abitanti ove sia stata ammessa e votata una sola lista, siano eletti tutti i candidati compresi nella lista e il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune. Qualora non siano raggiunte tali percentuali, l'elezione è nulla”.
“Inoltre - aggiunge il senatore - per la determinazione del numero degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune non si tiene conto degli elettori iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) che non abbiano esercitato il diritto di voto”.
"Con queste misure, vogliamo garantire che ogni cittadino possa esercitare il proprio diritto di voto in modo semplice e sicuro”, conclude il senatore Bergesio