Gli irriducibili hanno affrontato i 564 chilometri che separano Cuneo e Prata di Pordenone, un tragitto lungo quasi 1200 tra andata e ritorno, gli altri si sono dati appuntamento all'Anduma Cafè del Palazzetto dello Sport di San Rocco Castagnaretta.
Ed in migliaia sono rimasti a casa, incollati ai televisori per seguire la diretta di gara-3 tra MA Acqua S.Bernardo e Tinet.
A Prata i Blu Brothers sono schizzati tutti in campo ad abbracciare i giocatori quando è caduta l'ultima palla, mentre al palasport piemontese il punto finale di Allik è stato salutato da un boato.
Anche qui tutti in piedi ad abbracciarsi e cantare: "Ce ne andiamo in finale".
Quella finale che a Cuneo mancava da tre stagioni, da quando l'allora BAM Acqua S.Bernardo allenata da Roberto Serniotti accarezzò il sogno della SuperLega sfumato all'ultimo istante contro Reggio Emilia.
Ora ci riprova Matteo Battocchio a regalare alla città quel traguardo che sta rincorrendo da oltre due lustri. Cuneo stavolta non arriva come favorita, il traguardo dichiarato era il raggiungimento dei play-off, ma l'alto livello tecnico e tattico con il quale il coach torinese ha portato la squadra al momento più caldo della stagione fa davvero paura a tutti.
Mai come stavolta Cuneo può farcela.