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Sport | 18 aprile 2025, 20:07

Volley A2M Finale. La quiete prima della tempesta, Battocchio: "Quella che provo è una gioia gigantesca" [VIDEO]

Domenica a Brescia si gioca gara-1 della lotta per la promozione in SuperLega. Il coach si guarda prima indietro: "Un anno difficile, forse per questo ancora più bello". Poi si concentra sull'evento: "Mi sto sforzando di stare sul presente, ho anche lavorato su questo aspetto"

La grinta di Matteo Battocchio: domenica a Brescia parte la corsa alla SuperLega

La grinta di Matteo Battocchio: domenica a Brescia parte la corsa alla SuperLega

Matteo Battocchio si sforza di essere freddo, quasi staccato dall'evento che sta per vivere. Ed è giusto così: dal condottiero della nave ci si aspetta quella razionalità di chi nella tempesta sarà l'ultimo ad abbandonare la nave. 

Però poi gliela leggi negli occhi l'emozione che sta provando in questi giorni. Mancano ormai poche ore al via della Finale contro Brescia e non può non passargli davanti il film di questi mesi. 

Fatti di speranza, ma anche della realtà di dover affrontare la prima parte della stagione senza l'opposto titolare. Una delle tante scommesse volute da se stesso e dalla società in estate. Verso Natale, inutile negarlo, nella dirigenza serpeggiava un certo pessimismo circa il recupero di Giulio Pinali e, si sa, senza la principale mano pesante dell'opposto, qualunque squadra riesce a fare poca strada. 

sono stati bravi a compattarsi, cercando nel brasiliano Maciel la mossa per dare più completezza agli allenamenti mentre Giulio sputava sangue in palestra cercando allo stesso tempo di ritrovare gli stimoli giusti per tornare a ruggire.

I primi raggi di sole a fine gennaio, poi come un fiore che sboccia in primavera la squadra si è trasformata. Ogni turno si vedeva una Cuneo diversa, migliore, capace di stare in campo divertendosi mentre cresceva tecnicamente. 

L'apoteosi in gara-3 a Prata, quando Sottile e compagni hanno annientato gli avversari: "È stato un anno difficile - dice oggi Matteo Battocchio -, ma forse proprio per questo è ancora più bello. Quella che provo è una gioia gigantesca, poco descrivibile".  

La differenza tra la sua squadra e quella di Mario Di Pietro, secondo il coach non è quella vista mercoledì sera in Friuli: "Mi piace in generale cercare di comportarmi con gli altri come vorrei che lo facessero con me, dunque è vero che ce la siamo meritata questa finale, ma altrettanto sarebbe stato se fosse passata Prata. Siamo stati meglio di loro in gara-3, e basta. Quel che conta è il percorso che abbiamo fatto: prima del campionato c'erano delle situazioni che avevamo messo in preventivo e che avrebbero potuto evolversi in modo positivo o negativo.  Ciò che mi preme però sottolineare è il merito di società e staff nel non perdere la lucidità. Dare fiducia ai giocatori nei momenti bui. E loro ci hanno premiati"

Chiediamo a Matteo Battochio quando, in quel di Prata, ha realizzato di aver raggiunto la finale: "Non lo so. Mi sto sforzando di stare sul presente, ci ho anche lavorato su questo aspetto. Forse dopo il turno in battuta di Allik del terzo set: lì ho visto le loro facce spente e ho pensato 'ci siamo'. È stato emozionante. Il tema resta però quello di giocare ogni singolo punto come fosse l'ultimo. A tal proposito mi piace citare Aristotele, quando diceva che il pensiero è la prima strada che porta all'azione. È molto importante essere focalizzati su quello che vuoi fare".

I bookmakers danno Brescia favorita nella sfida per la promozione in SuperLega. E al coach la cosa sta bene: "Brescia è una bella squadra. Quadrata, che ha giocato cinque partite senza l'opposto titolare, e noi sappiamo qualcosa in merito. Fisicamente li ho visti bene, hanno tante frecce al proprio arco, un roster composto da giocatori importanti e con tante possibilità. Fanno molto bene alcune cose che ci danno fastidio, ma per nostra fortuna ce la giocheremo su altre che abbiam visto danno fastidio a loro".

Gioco simile a Prata quello della Consoli Sferc? "Completamente differente - dice Battocchio. Una squadra meno basato sulle individualità e con un gioco più vario ed equilibrato come numero di attacchi. No, Brescia ha uno stile di gioco differente rispetto a Prata".

L'allenatore sa di avere gente esperta in campo, quindi nessun discorso pre partita. Battocchio si affida totalmente al carattere dei suoi giocatori: "Non c'è molto da dire. Se non di stare sul pezzo, ragionando su ogni palla. Prendere anche in considerazione di essere messi alle corde, ma trovare una soluzione per risolvere il problema".

LA VIDEO INTERVISTA A MATTEO BATTOCCHIO QUI SOTTO:

Cesare Mandrile

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