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Attualità | 22 aprile 2025, 07:05

Domani a Dogliani, per l'anniversario della Liberazione, si proietta il film di Remo Schellino dedicato a Felice Cascione

Appuntamento mercoledì 23 aprile ore 21, al Cinema Multilanghe

Felice Cascione

Felice Cascione

Per l'ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, mercoledì 23 aprile ore 21, al Cinema Multilanghe di Dogliani, si proietta il documetario che Remo Schellino realizzò, nel 2007, dedicato alla figura del partigiano di Felice Cascione "U Megu" (il dottore).

"È un piccolo omaggio - spiega Schellino - ad una figura a me molto cara per la sua scelta partigiana che ben definisce in un brevissimo passo tratto dal testamento spirituale inviato ad un carissimo amico Giacomo Castagneto: 'Dunque sono pronto. Però prima di mettermici ti faccio una domanda. Stimi tu, in questo preciso momento, necessaria la mia opera più negli ospedali che ricoverano ammalati nel fisico che in quel nostro di gran lunga più grande ospedale che è l'Italia'".

Orfano di padre nei primi mesi di vita, che perde combattendo nella Prima Guerra Mondiale, Cascione frequenta il Ginnasio a Imperia e nel 1936 si iscrive a Genova alla facoltà di medicina. Si laurea a Bologna nel luglio del 1942. Nello stesso anno si iscrive al Partito Comunista Italiano e nel 1943, dopo essere stato incarcerato per alcuni giorni, l’8 settembre opta per la scelta partigiana adottando il nome di battaglia “U megu” (il medico).

Diventa comandante della prima formazione partigiana del ponente ligure.

Dopo 141 giorni di militanza, il 27 gennaio del 1944 viene ucciso dai nazi-fascisti a Case Fontane nel Comune di Alto in provincia di Cuneo.

 In quanto medico, Cascione sviluppa un senso etico della lotta, invitando i suoi compagni ad evitare uccisioni e morti inutili, convinto della forza rieducativa del pensiero. Esplica infatti l'attività di medico anche durante il periodo di lotta partigiana. E' conosciuto in tutta Italia per aver composto i versi della canzone "Fischia il vento" sull'aria di Katiuscia, famosa canzone russa.

"Solo un mese prima della morte, nella notte di Natale del 1943, - aggiunge Schellino - venivano intonate per la prima volta le strofe di “Fischia il vento”, quello che è diventato un inno dell’intera Resistenza.Cascionene ha scritto le parole, mentre le note arrivano dalla Russia, sono quelle di Katjuša, portate dall’amico van Sibilla. Il suo particolare approccio alla lotta partigiana è bene rappresentato da un’emblematica vicenda raccontata dai testimoni nel film".

Nell’inverno del 1943 la sua formazione prese prigionieri due fascisti delle Brigate Nere.

Tuttavia Cascione si rifiuta di ucciderli dichiarand : "Ho studiato per diventare un medico e curare gli uomini; mi rifiuto perciò di ucciderli”

Il suo contributo alla resistenza si avvale di un valore aggiunto dato da una concezione della battaglia per la libertà fondata sul principio sacro secondo cui la vita di un uomo resta inviolabile e diventa nobile, anche nell’ambito di una battaglia armata, l’aspetto formativo, culturale, di cui essa può diventare portatrice.

Felice Cascione ha combattuto animato dai valori di libertà e giustizia che sono diventati le fondamenta della nostra Costituzione. E così davanti a due prigionieri della Guardia Repubblicana che dovevano essere fucilati per tradimento dice: “Ho studiato venti anni per salvare la vita di un uomo, come posso acconsentire a dare la morte a due persone che hanno errato perché non hanno avuto, come noi, la fortuna di essere educati alla libertà, alla bontà, alla giustizia? I due prigionieri hanno salva la vita.

Le testimonianze:

Silvano Alterisio, Carlo  Cerrina, Angelo Setti e Tonino Simonti sono alcuni partigiani che erano in banda con Cascione

Nando Bergonzo, Presidente dell’ANPI di Imperia

Adele Morelli Natta, compagna di scuola

Giovanni e Tommaso Roncallo, amici nell’ambito sportivo

Antonio Forcheri, testimone dei fatti di Cuenna di Vendone

Cesare e Paolo De Andreis, testimoni dei fatti di Alto

Felicita Ponte, cugina di Felice Cascione

Carlo Trucco, Presidente del Circolo ARCI  “Guernica” di Porto Maurizio

Raimondo Ricci, Presidente dell’Istituto Storico delle Resistenza e dell’Età Contemporanea di Genova

Francesco Biga, Direttore Scientifico dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia

Manfredo Manfredi, Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia 

Il film è stato finanziato da: Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Imperia, Città di Imperia, Sez. ANPI  di Imperia, NORDICONAD Liguria, Città di Albenga, Sez. ANPI di Albenga, Sez.ANPI di Leca d’Albenga “Felice Cascione”, Associazione Culturale “Fischia il vento”, Città di Garessio, Comunità Montana Alta Val Tanaro, Comune di Pietrabruna. Con il patrocinio di: Provincia di Imperia, Provincia di Cuneo, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Cuneo, Sez.ANPI di Cuneo

Crediti

Fotografia  REMO SCHELLINO

Coordinamento generale  LUCIANA BELGRANO 

Assistente operatore  REMO PEIRANO

Fonico    PIER FERRERO

Montaggio  REMO SCHELLINO

Voci   ERIKA PEIRANO e LUCA OCCELLI

Musiche  GITANES 

Authoring  PIER FERRERO

Grafica copertina  EZIO MASSERA

Regia  REMO SCHELLINO

Durata  59 minuti                                              

 

 

 

 

c.s.

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