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Attualità | 22 aprile 2025, 09:40

Giorgio Marengo, unico cuneese tra i 135 cardinali elettori dell’imminente Conclave

Missionario della Consolata, è attualmente arcivescovo di Ulan Bator in Mongolia. Quando si voterà per il successore di Papa Bergoglio avrà appena 50 anni. Con lui solo un altro piemontese, l’arcivescovo di Torino Roberto Repole, 58 anni

Il cardinale Giorgio Marengo con Bergoglio durante il viaggio del papa in Mongolia del settembre 2023 (foto Afp per Vatican News)

Il cardinale Giorgio Marengo con Bergoglio durante il viaggio del papa in Mongolia del settembre 2023 (foto Afp per Vatican News)

Sono solo due i cardinali piemontesi fra i 135 chiamati a breve in Conclave per l’elezione del successore di papa Bergoglio: l’arcivescovo di Torino Roberto Repole, 58 anni, e il cuneese Giorgio Marengo, 51 anni il 9 giugno, missionario della Consolata, attuale arcivescovo della capitale della Mongolia Ulan Bator .

Marengo, designato cardinale della piccola comunità di cattolici che in Mongolia raggiunge appena le 15 mila unità, viene indicato tra i favoriti di Bergoglio insieme al giovane cardinale di Corsica, Francois Bustillo, il filippino Luis Tagle, prefetto del Dicastero dei Vescovi e il canadese Michael Czerny.

Il viaggio in Mongolia ha segnato una tappa significativamente importante, sotto vari aspetti, del pontificato di Papa Francesco; la giovane età di Marengo – fanno notare alcuni sottili vaticanisti – può rappresentare un limite ma al contempo un’opportunità per una Chiesa “in uscita” e autenticamente missionaria.

Un papa giovane – come era successo per papa Wojtyla – darebbe vita ad un pontificato di lunga durata che consentirebbe alla Chiesa di ridisegnare quelle tante riforme rimaste incompiute o in itinere.

Giorgio Marengo è il secondo più giovane cardinale preceduto anagraficamente soltanto dall’ucraino Mykola Bycok , 45 anni, compiuti il 13 febbraio.

Se così mai fosse, si potrebbe considerare che se già Papa Francesco era stato chiamato dai “confini del mondo” – come lui stesso aveva detto al momento della sua elezione – questa andrebbe oltre.

Un’ipotesi, nulla più.

Se è vero che le vie della Provvidenza sono infinite, per la Chiesa cuneese, piemontese e missionaria sarebbe un gran bel segnale poter offrire un Papa giovane, nato a Cuneo e oggi Pastore – a tutti gli effetti – di un piccolo gregge nelle sperdute steppe della Mongolia.    

Giampaolo Testa

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