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Attualità | 24 aprile 2025, 20:46

Vinum Alba, alla Scuola Enologica la presentazione della 47ª edizione

Un talk parlando delle mille sfumature del vino ad aprire la prima edizione della Fiera con la qualifica "internazionale", tra NOLO, comunicazione e giovani. Domani il via all'evento, con 7 giorni di degustazioni ed eventi nei prossimi due weekend

Per la prima volta partendo dalla Scuola Enologica di Alba, nella Sala delle Pupitre, è stata presentata al territorio la 47ª edizione - la prima con la qualifica di "Fiera internazionale" - di Vinum, la più grande enoteca a cielo aperto d'Italia, con oltre 600 etichette in degustazione.

In sala, o per meglio dire nella cantina dell'istituto, presente il pubblico delle grande occasioni, accolto dal Dirigente scolastico presso IIS “Umberto I”, la preside Antonella Germini, che ha preceduto il sindaco della Città di Alba Alberto Gatto, diplomato in questa scuola. “Il coinvolgimento di un pubblico vasto ed eterogeneo è la più bella testimonianza della riuscita della manifestazione, ed è il frutto di un lavoro di squadra del territorio intero, portato avanti negli anni in modo coeso: tanti l’hanno fatta crescere, a partire da Giacomo Oddero (ricordato poi attraverso una clip, curata dalla Fondazione Radici, ndr) con l’ideazione della fiera dei vini di Pasqua”

Quindi, l’assessore ad Agricoltura e Commercio della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni. “Oggi i mercati cambiano in fretta, serve quindi un approccio nuovo a partire dalla comunicazione, partendo dal presupposto che abbiamo dei prodotti straordinari: il 25% delle Denominazioni italiane sono prodotte in Piemonte, e, per fare un altro esempio, l’Alta Langa è il vino dell’anno. Ecco perché serve in etichetta un’indicazione geografica ampliata, inserendo la dicitura “Piemonte”. Esportiamo 250 milioni di bottiglie nel mondo… dobbiamo far conoscere la nostra regione, e vogliamo farlo con il marchio “PiemonteIs”, riservato alle eccellenze del Piemonte".

A braccetto con la valorizzazione del Piemonte nel mondo va la promozione turistica, su cui si è soffermato Mariano Rabino, presidente dell’ATL Langhe Monferrato Roero. “La sfida dell’essere diventati internazionali è quella di continuare a saper coniugare questo aspetto con la territorialità, con i vini del Piemonte, ma mantenendo la centralità di Alba. Servono eventi che seducano i visitatori, ma coinvolgano i cittadini dei nostri territori, di modo che vivano l’esperienza dell’enoturismo sentendosi turisti a casa propria”

A sottolineare il legame con il territorio, anche Luca Sensibile, presidente della Giostra delle Cento Torri:  “Dal 2015 i Borghi accompagnano, con grande passione, le etichette di Vinum con le proposte dello Street food ëd Langa, essendo precursori dell’Internazionalità con questo nome che mette insieme inglese e piemontese”.

A chiudere i saluti istituzionali, misti tra italiano e portoghese, il presidente dell’Ente Fiera di Alba, Axel Iberti: “A certificare l’internazionalità della manifestazione, basta un aneddoto: al lancio del sito web, in fase di test, senza alcuna pubblicità, sono arrivate le prime prenotazioni spontanee nel giro di mezz’ora. La prima, di Lucy, da New York, che ha acquistato 700 euro di esperienze. La seconda da Tampere, in Finlandia, la terza ancora dagli Stati Uniti. Vinum è un evento del territorio con un pubblico internazionale, approcciabile dai neofiti così come da chi voglia approfondire avendo già una buona conoscenza del vino”.

Moderato dal giornalista Danilo Poggio, quindi, il panel frizzante e ritmato, arricchito dagli interventi di Alessandra Dal Monte, giornalista di Cook e Corriere della Sera: “Sul tema NOLO (vini dealcolati, semplificando), parliamo di una nicchia, che merita comunque la pena esplorare, che vale lo 0.1% del valore totale della produzione, in Italia, contro il 14% degli USA”.

Per Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere: “Non è vero che i giovani non bevono più, ma è giusto interrogarsi su come il mondo del vino comunica e riesce a intercettare i giovani: è qui la sfida”.

Francesca Bava, produttrice e vice presidente dell’associazione di produttrici al femminile “Sbarbatelle”, che riunisce 90 produttrici da tutta Italia, con produzioni che vanno da 3.000 a 4 milioni di bottiglie: “Il potenziale di comunicazione verso i giovani è fortissimo: la chiave è essere dirette e abbattere le barriere”.

Su questo solco, Ilaria Cappuccini, content creator con 170.000 follower su Instagram, con il suo profilo @just.saywine, che racconta il mondo del vino con un linguaggio contemporaneo, attraverso i social. “Tanti giovani hanno paura di fare domande, pensando sia un mondo con un linguaggio elitario, esclusivo”.

Ancora, Massimo Corrado, presidente di Go Wine, che si interroga sul tema del prezzo delle bottiglie, soprattutto al ristorante, e introduce il tema del terrorismo mediatico sull’inasprimento delle misure per la guida in stato di ebbrezza: “Dopo la paura iniziale, l’effetto spauracchio sembra essere già passato”.

La manifestazione, in tono minore nei primi due giorni, coincidenti con il lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, aprirà domani, senza musica né tagli del nastro ufficiali, ma preparandosi ad accogliere il pubblico con le degustazioni e le proposte della gastronomia curate dai Borghi nei giorni 25, 26, 27 aprile e 1°, 2, 3, 4 maggio 2025, dalle 10.30 alle 20.00, nelle piazze e nei luoghi più iconici di Alba. 

Per maggiori informazioni: www.vinumalba.com

P.R.

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