Cinque quesiti per "provare a fare chiarezza". Sono quelli che la minoranza di Uniti per Alba avanza sul tema del completamento dell’autostrada Asti-Cuneo dopo quella che definisce la "non inaugurazione" tenuta dal ministro Salvini e dal governatore Cirio lo scorso 3 aprile. Sul tavolo i temi della gratuità dell’odierna tangenziale, dei pedaggi e della complessità del sistema automatico di esazione denominato "free flow". Li riportiamo integralmente a seguire.
1) la gratuità della tratta Baraccone-Verduno. Al momento non è prevista. Lo scorso anno come gruppi di opposizione abbiamo proposto un ordine del Giorno votato all'unanimità. La nostra voce non è stata presa in considerazione. Crediamo opportuno continuare a insistere su questo importante punto in modo da evitare intasamenti di Corso Asti;
2) l'uscita di Verduno verso l'Ospedale Michele e Pietro Ferrero sarà gratuita? E se sì come?
3) il sistema free flow è un sistema complicato e poco accessibile a chi non ha dimestichezza con i sistemi informatici. Il rischio è trovarsi a pagare multe salate (si stima tra 85 e 338 euro) per ogni passaggio. Dove si è applicato questo sistema le contestazioni e il disagio sono all'ordine del giorno. Non può essere questa una soluzione adeguata per un'opera attesa da molto che, per ora, vede il solo gestore guadagnare qualcosa.
4) che ne sarà della pista ciclabile al momento interrotta a causa del cantiere? Siamo pienamente consapevoli della risorsa che quel tratto ciclabile può rappresentare e che si inserisce in un percorso più lungo. Il rischio è di perdere un importante tratto di mobilità alternativa ed ecologica.
5) a che punto siamo con l’iter autorizzativo del lotto 2.6A che comprende anche l’adeguamento della tangenziale di Alba? Abbiamo letto, ma non vi è traccia delle 31 prescrizioni del Ministero della Cultura. E il parere del Ministero dell’Ambiente?
"Vediamo – concludono i consiglieri della minoranza albese – una gran fretta di terminare un'opera che rischia di essere un boomerang, se mal gestita come stiamo vedendo. Nella I Commissione Consiliare del 5 aprile scorso abbiamo posto questi interrogativi senza ottenere risposte chiare avallate da documenti".