In 21 ore sono stati raccolti oltre 3.600 euro, 117 le donazioni. Sono gli amici, i residenti e i villeggianti di Prato Nevoso che hanno deciso di aiutare il giovane pastore Matteo Bestiale, 22 anni.
In pochi minuti, sabato pomeriggio, ha perso gran parte del suo gregge di pecore e capre, precipitato in un dirupo del Monte Mondolè, nel Comune di Frabosa Sottana. Una settantina i capi salvati con una complessa operazione di recupero del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese coadiuvato dai vigili del fuoco. Un'ottantina gli animali precipitati e deceduti.
La raccolta fondi è stata attivata sulla piattaforma online GoFundMe da Davide Morini: “Appena abbiamo saputo ci siamo mossi per aiutarlo. Vogliamo dargli una mano a finire la stagione. È giovane e non ha mai abbandonato il suo gregge. Aiutiamo un giovane margaro simbolo di un territorio montano che tanto amiamo e che ha bisogno di un nostro piccolo ma grande sostegno”.
Matteo Bestiale da sabato pomeriggio è praticamente irraggiungibile. Non ha mai lasciato l'alpeggio, in una zona impervia dove il telefonino non prende.
E da quello che raccontano gli altri pastori della zona - che sono subito accorsi in suo aiuto - avrebbe anche rischiato parecchio. Sabato pomeriggio c'era una nebbia fitta. Qualcosa ha spaventato il suo gregge che ha iniziato a indietreggiare verso il dirupo. Lui ha cercato di deviarlo, invano, mentre sentiva il suono delle campanelle che andavano giù. E poteva essere trascinato con i suoi animali.
“Si parla di lupi – commenta il sindaco di Frabosa Sottana Adriano Bertolino -. Il maremmano che lo affianca ha cambiato atteggiamento e poi le pecore hanno iniziato a indietreggiare. Un massacro”.
Ma il morso del lupo non c'è. Dunque sarà difficile dimostrarlo e accedere agli indennizzi per le predazioni da grandi carnivori. Anche perchè, su indicazione dell'Asl, tutte le carcasse sono state interrate, per ragioni di sicurezza sanitaria.
Matteo Bestiale, residente a Monastero Vasco con l'azienda a Frabosa Sottana, accudisce quel gregge da solo un anno. Prima apparteneva a Michele, pastore di 74 anni, che gliel'ha ceduto. Da allora lo segue con amore e cura.
“Quella della raccolta fondi è una gran bella iniziativa – conclude il primo cittadino -. Mi fa piacere che ci sia sensibilità verso questa categoria. Parliamo di un ragazzo giovane che ha scelto una professione non facile, che prevede sacrifici e rinunce, e lo ha fatto con passione. Spero che questa tragedia non gli faccia cambiare strada”.