Entro l’autunno è possibile. E’ la prospettiva cui guarda la Provincia per quanto riguarda la pubblicazione del bando che metterà finalmente a gara l’appalto per la realizzazione del terzo ponte di Alba, un’opera che la capitale delle Langhe attende ormai da decenni.
Una possibilità, quello di realizzare un attraversamento a valle del ponte del ponte albertino e di quello della tangenziale e futura autostrada, ritornata plausibile nell’ultimo biennio grazie al reperimento nelle pieghe dei bilanci dello Stato di un finanziamento da 12 milioni di euro risalente ancora ai cosiddetti "Fondi Crosetto", cui grazie al lavoro di Comune, Provincia e Regione è stato possibile aggiungere altri 20 milioni di euro di fondi interministeriali e un’ulteriore stanziamento da 5,8 milioni di euro.
La provvista dei denari ora a disposizione della Provincia, che nei mesi scorsi ha affidato la progettazione dell’opera, è così salita a 38 milioni, traguardo che appare però ancora lontano dal raggiungimento del fabbisogno complessivo intanto individuato dai progettisti, chiamati ad aggiornare la previsione di spesa alla luce degli incrementi nei costi delle materie prime e più in generale nei prezzi complessivi delle opere pubbliche registrati nell’ultimo biennio.
Pari a 8 milioni, la differenza non sembra trascurabile, anche se il consigliere provinciale Massimo Antoniotti, delegato alla viabilità per il comparto di Alba, è fiducioso di riuscire a trovare la differenza in tempi compatibili con quelli dell’appalto: "Siamo già al lavoro per reperire quanto manca, metteremo insieme tutti i tasselli e sono sicuro che andremo avanti senza intoppi, sotto questo punto di vista".
Per quanto riguarda invece i tempi della progettazione e della gara il consigliere Antoniotti spiega: "Questo venerdì, 1° marzo, saremo ad Alba insieme anche ai progettisti per avere un nuovo confronto col Comune. Vedremo come muoverci in vista dell’affidamento del progetto definitivo-esecutivo e quindi dell’appalto, per il quale confermo che è ragionevole pensare di guardare all’autunno, come tempistica".
Da valutare insieme al Comune ci saranno anche le opzioni allo studio in merito al tracciato della tangenziale est, la bretella chiamata a congiungersi al terzo ponte per collegare lo stesso alla zona della Moretta.
"Gli stessi progettisti – aggiunge sul tema Antoniotti – ci hanno prospettato alcune possibili soluzioni. Ora occorre ragionare sulla migliore e poi procedere nei tempi più spediti possibili per aggiungere questo indispensabile tassello a un’opera la cui funzione dovrà essere quella di meglio distribuire i flussi dell’ingolfato traffico albese. Tra ospedale, autostrada, terzo ponte e tangenziale l’idea è quella di guardare a un orizzonte di altri 3-5 anni per chiudere finalmente un ciclo di opere pubbliche che l’Albese attendeva da decenni".