Una barzelletta, se non fosse che non fa ridere nessuno il continuo stop dei treni sulla linea tra Limone e Tenda e tra Cuneo e Ventimiglia, per guasti ormai quotidiani.
L'ultimo stamattina. Ma è successo anche ieri ed è successo ancora più volte nel corso della settimana appena passata. Peccato che non ci siano altri modi per collegare la valle Roya e la Valle Vermenagna, o l'estremo ponente ligure con il Piemonte, essendo il Tenda KO dall'ottobre 2020 e chissà fino a quando.
Stamattina l'intervento della Regione, che da ormai tre anni paga l'attivazione delle navette ferroviarie proprio per consentire i collegamenti transfrontalieri con 12 corse giornaliere, anche per consentire di aiutare le attività economiche del territorio e tutti coloro che quotidianamente si spostano tra i due Comuni di confine. Un notevole sforzo economico della Regione Piemonte e negli ultimi tempi compartecipato dalla Region du Sud, ripagato in parte dai numeri degli utenti.
“In quest‘ultimo periodo si sono verificati troppi guasti e malfunzionamenti che non possono essere accettati soprattutto in una valle che sta vivendo una situazione del genere - affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi - Per questo abbiamo richiamato Trenitalia a misure straordinarie che consentano da subito di risolvere le problematiche”.
Anche su sollecitazione della Regione, Trenitalia infatti ha disposto da ieri la collocazione a Cuneo di una cosiddetta “scorta calda”, pronta a partire in pochi minuti per andare in soccorso nei casi di guasti o incidenti. Si tratta di una locomotiva pronta ad andare in soccorso con a bordo dei tecnici.
“La stagione invernale dello sci si sta fortunatamente prolungando e vogliamo garantire agli operatori turistici gli ultimi fine settimana, compreso quello di Pasqua, con un collegamento stabile. Dal 2 aprile la quarta coppia segnerà un ulteriore passo compiuto da questa amministrazione verso il ritorno della ferrovia delle meraviglie al servizio che merita”, concludono Cirio e Gabusi.