Curiosità - 14 marzo 2024, 09:33

Il Caffè Letterario di Bra ricorda Akira Toriyama, papà di Dragon Ball

Aveva 68 anni. La saga di Goku alla ricerca delle sette sfere del drago è diventata un successo planetario

Il Caffè Letterario di Bra ricorda Akira Toriyama, papà di Dragon Ball

Se siete stati bambini negli anni Novanta, la vostra infanzia è figlia di Dragon Ball, un cartone animato che è un elogio alla diversità, all’inclusione, meglio ancora alla “fusione”. Per questo dovete ringraziare Akira Toriyama, maestro di manga e anime giapponesi, morto lo scorso 1° marzo a soli 68 anni.

Nato a Nagoya nel 1955, Toriyama si appassiona al disegno fin dalla scuola elementare, ispirato da film Disney come La carica dei 101. Dopo essersi diplomato alla prestigiosa Prefectural Industrial High School di Tokyo, Toriyama ha lavorato come designer di poster per un’industria rinomata a Nagoya. Tuttavia, la sua vera passione era il manga, e ha inviato il suo lavoro ad un concorso organizzato da Weekly Shōnen Jump. Anche se non ha vinto, Toriyama ha comunque attirato l’attenzione di Kazuhiko Torishima, che in seguito è diventato il suo editore e lo ha incoraggiato a intraprendere la carriera di mangaka.

La sua popolarità è dovuta a Dragon Ball, un’opera che ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo. La storia di Goku e delle sue avventure alla ricerca delle Sfere del Drago nacque come manga, ma grazie al suo successo, Toriyama ne ha realizzato 519 capitoli, raccolti in 42 volumi, pubblicati in Giappone tra il 1985 e il 1995 e in Italia per la prima volta dal 1995 al 1997 dalla Star Comics.

Dal manga sono state tratte le serie televisive animate Dragon Ball, andata in onda dal 1986 al 1989, Dragon Ball Z, trasmessa dal 1989 al 1996 e più recentemente anche il “Super”. Senza contare i numerosi adattamenti per il cinema o i videogiochi. L’obiettivo dei personaggi in quest’ambientazione retro-futuristica è di trovare il potente Shenron, recuperando le sette sfere del drago per poter esprimere dei desideri.

Prima di Dragon Ball, Toriyama si è distinto per un’altra produzione: parliamo della serie “Dr. Slump”, uscita nel 1980 sulla rivista settimanale Shonen Jump. Dragon Ball, come Arale, non ha nulla di reale, a parte una morale: l’eroe, per vincere, deve fondersi con l’anti-eroe. Anzi due: non importa che tu sia verde o giallo, se sei animato dai giusti principi.

Akira Toriyama lascia questo e tanto altro. La sua morte è dolorosa, ma allo stesso tempo lascia riconoscenti per tanti bei momenti impressi nella memoria collettiva. Viaggi nel tempo, tornei, combattimenti e desideri, Goku dopo essere stato ucciso dal temibile Radish in Dragon Ball Z, percorre nell’aldilà la via del serpente. Ci piace pensare che Toriyama stia compiendo lo stesso viaggio, e se esistono delle sfere del drago sul nostro pianeta Terra, è certo che qualcuno le sta cercando per esprimere un ultimo desiderio.

Silvia Gullino

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