Sono 6.956 le preferenze per Franco Graglia, vicepresidente del consiglio regionale uscente, rieletto in consiglio regionale tra le file di Forza Italia, partito di cui è coordinatore provinciale.
“Un risultato inaspettato che mi soddisfa moltissimo - commenta a caldo -. Ho cercato di fare qualcosa in questo mandato, iniziato nel peggiore dei modi con sette mesi in ospedale. Poi ho decisamente recuperato, sono stato vicino alla gente e ho cercato di essere utile”.
Graglia si prepara dunque al terzo mandato in Regione e ha raddoppiato i voti rispetto alla precedente tornata elettorale: “Questa è la conferma che l'impegno e il lavoro pagano. Ho tanti amici veri che mi hanno dato una mano. Sono contento perchè ho preso voti ovunque in Provincia. Ciò mi ha anche emozionato. Nella giornata di ieri ho ricevuto tante telefonate e stamattina non sono ancora riuscito a richiamare per ringraziare tutti”.
Sindaco di Cervere dal 2004 al 2014, ex consigliere per la Provincia di Cuneo, Franco Graglia è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nel 2014 con 2.820 voti di preferenza e il 10 aprile 2018 è stato eletto vicepresidente dell’Assemblea. Nelle elezioni del 2019 è stato rieletto in Consiglio regionale nella circoscrizione di Cuneo con 3.579 voti di preferenza.
“Entro in Regione per la terza volta e non è una cosa scontata, arrivando da un piccolo paese che non rappresenta di certo la forza elettorale di una grande città”, aggiunge Graglia.
La sua ultima campagna elettorale è stata capillare: “Non ho fatto nessuna promessa e ho tenuto un profilo basso, ma sono stato ovunque. L'ho fatto con grande convinzione, per me e per Alberto che è un amico. E anche per il partito. Con Forza Italia abbiamo raggiunto davvero un bel risultato, anche inaspettato. Insomma, è andato tutto molto bene. In provincia di Cuneo siamo cresciuti. Pensiamo ai risultati in Granda della lista Cirio. C'è qualcosa di importante che la gente ha capito. Siamo un partito moderato. Questo fa ben sperare per il futuro. È uno stimolo incredibilie per fare bene, per il Piemonte e per il Cuneese in particolare”.