Ottocento anni fa San Francesco riceveva le stimmate. Le antiche biografie raccontano che nell’estate del 1224, in un momento di crisi umana e spirituale, il Poverello di Assisi si ritirò sul Monte della Verna, nel casentino.
L’esperienza delle stimmate, esperienza di dolore e amore, è diventata per Francesco dono da custodire con responsabilità e umiltà, ma anche l’inizio di un “canto di lode” tradotto nella sua vita e raccontato nei celebri componimenti letterari delle Lodi di Dio Altissimo e del Cantico delle Creature.
Il messaggio che scaturisce dall’esperienza della Verna è parola di guarigione e speranza per tutta l’umanità, che può essere nuovamente consegnata a un mondo segnato da tensioni, divisioni e guerre, ma anche da desiderio di vita e futuro.
Per ricordare l’VIII centenario delle stimmate, i Frati cappuccini di Bra invitano al concerto spirituale dal titolo La Verna 800 (1224-2024 Ottocento anni dalle stimmate di San Francesco) Mio Dio e Mio Tutto, animato dalla corale Sant’Agostino di Pocapaglia, diretta dal maestro Beppe Tibaldi.
L’appuntamento è per venerdì 20 settembre, alle ore 21, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli (piazza XX Settembre, 42), a mente delle parole di papa Francesco: «Il discepolo di Gesù trova in San Francesco stimmatizzato uno specchio della sua identità. Il credente, infatti, non appartiene a un gruppo di pensiero o di azione tenuto insieme dalle sole forze umane, ma ad un Corpo vivente, il Corpo di Cristo che è la Chiesa».