Disastri frequenti e violenti in zone e periodi dove prima non si verificavano sono ormai all’ordine del giorno, ma sono soprattutto i cosiddetti “tempi di ritorno” ad essere anomali: questi gli effetti del cambiamento climatico. Ecco perché avere un piano di Protezione Civile efficiente e all’avanguardia diventa di assoluta importanza.
Su questi ed altri temi sarà incentrato l’incontro che la Prefettura di Cuneo, di concerto con il Comando Provinciale di Cuneo hanno organizzato per giovedì 10 ottobre nell'ambito della "settimana nazionale della Protezione Civile" con tutti gli attori del territorio. In primis i sindaci, che dovrebbero aderire in numero elevato, ma anche le altre istituzioni provinciali e regionali, insieme con enti ed associazioni.
“Giornate come queste sono importanti per la formazione di tutti, anche dei cittadini – ha detto il Prefetto di Cuneo, Mariano Savastano, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento - . Ma sono soprattutto gli amministratori locali che debbono farsi trovare pronti. A loro arrivano le prime indicazioni, occorre creare consapevolezza e conoscenza”.
Il Prefetto ha anche sottolineato come la tecnica dello scaricabarile sia un pretesto per non assumersi le responsabilità: “Detesto quando dopo un evento disastroso si alza il coro dei “mai più”. So per certo che è vero il contrario, accadrà di nuovo perché ciò che si fa per la prevenzione non è mai troppo. I cittadini non hanno bisogno di questo: occorrono certezze che chi ha competenza metta in sicurezza i luoghi”.
Savastano ha portato l’esempio della città di Vicenza, nella quale ha lavorato per alcuni anni: “Hanno costruito i bacini di laminazione. Nelle piogge torrenziali di due anni fa tutta l’acqua è finita lì”. Anche nel cuneese se ne parla da anni, ma al momento nessuno di questi invasi è stato costruito.
“Meglio spendere una certa cifra in prevenzione, che il doppio per il ripristino del territorio” è la convinzione del Prefetto, che ha sintetizzato in tre parole d’ordine la propria idea di Protezione Civile: pianificare, formare ed infine investire.
“Spesso si sottovaluta l’evento e questo causa decessi e situazioni che per noi diventano complicate nell’intervento – ha detto invece il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Cuneo, Corrado Romano -. Così come è importante la dotazione dei mezzi di soccorso da mettere in campo”. E Cuneo in tal senso non è seconda a nessuno, con una dotazione per le emergenze all’avanguardia. Forse la migliore in Piemonte: spesso i suoi uomini sono chiamati ad intervenire anche fuori regione. “Abbiamo personale altamente qualificato per operazioni a tutti i livelli. Operativo, ma anche informatico e tecnico. Con specificità professionali a tutto tondo”.
Questi gli argomenti primari della giornata formativa di giovedì che si terrà presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cuneo, dove sul piazzale sarà allestito un campo base mobile su veicoli: può essere montato in meno di 4 ore e può accogliere 40 persone con docce e servizi. Accanto, altri due campi gonfiabili che portano la capienza totale a 120 persone: un’eccellenza tutta cuneese.