Copertina - 20 ottobre 2024, 00:00

70 anni di AFP: robustezza della radice nella visione di don Rossa, presidio e innovazione continua, ambizione e responsabilità del futuro

L'Azienda di Formazione Professionale celebra il dono, la gratitudine e il senso di responsabilità sociale

Il 2024 è un anno particolare per AFP, Azienda di Formazione Professionale di Dronero che festeggia 70 anni di storia. Un anniversario importante celebrato con un compleanno diffuso: tanti eventi su tutto il territorio.

L'azienda si occupa di formazione professionale da sempre, sui principi fondanti di don Michele Rossa, il “Don Bosco della val Maira” che, nel lontano 1954, creò il “Centro di addestramento al lavoro” a Stroppo. Oggi il sogno di Don Rossa cammina sulle gambe dei ragazzi che frequentano l'AFP per imparare un mestiere, e grazie ai sessanta dipendenti e ai centoventi consulenti professionali che prestano il loro servizio nelle quattro sedi.

Nel team direttivo, coordinato dal direttore generale Ingrid Brizio, lavora una squadra coesa: i tre direttori Antonella Bernardi (CFP di Verzuolo), Federico Matteodo (CFP di Cuneo) e Laura Demaria (CFP di Dronero) che curano il rapporto con gli allievi ricoprendo un ruolo che assomiglia molto a quello dei presidi per una scuola. A loro si aggiungono il direttore del Centro Servizi Massimo Gianti, il direttore organizzativo Alfio Garnerone e la direttrice della Progettazione dei servizi Nicoletta Cucchietti.

Direttore Ingrid Brizio, come state festeggiando questo traguardo importante dei 70 anni?

Settant'anni non sono pochi. È un compleanno tondo e importante in cui abbiamo scelto di celebrare il dono, la gratitudine e il senso di responsabilità sociale che riversiamo ogni giorno sul territorio.

Abbiamo organizzato un compleanno diffuso in termini di eventi: siamo partiti da Cuneo, poi Dronero e Verzuolo, privilegiando i centri che afferiscono ai comuni dove abbiamo le sedi. Ci sarà un ultimo evento al cinema Iris di Dronero il 6 dicembre: una metafora teatrale dedicata ai dipendenti, per chiudere i festeggiamenti di questo 2024.

C'è molta soddisfazione perché siamo riusciti a coinvolgere tutti: dipendenti e consulenti hanno detto la loro, partecipando attivamente.

A Cuneo abbiamo presentato il territorio. Ospiti della serata Franco Arminio, poeta, scrittore, documentarista e antropologo che ha parlato di paesi e luoghi. 

A Verzuolo abbiamo presentato il rapporto con le aziende, mettendo al centro il tema del lavoro: noi formiamo per il lavoro, tutta la preparazione è finalizzata al lavoro come attuazione pratica del diritto costituzionale. Non abbiamo paura di dire che, oltre alla cura della conoscenza, insegniamo un mestiere, lavoriamo molto sull'aspetto pratico, sull'intelligenza delle mani e del sapere. E siamo molto orgogliosi di questo. 

L'evento più prestigioso a Dronero con il convegno che ha raccolto tutti i centri salesiani italiani per celebrare il modello educativo della formazione professionale. 

Dono, gratitudine e responsabilità. Tre parole chiave di questo anniversario che guarda al passato, presente e futuro.

Da un lato c'è la gratitudine a chi ci ha preceduto. A don Rossa che, nel lontano 1954, ha avuto l'idea, il coraggio e la carità di seminare qualcosa. Siamo fieri della nostra tradizione cattolico- cristiana, senza la quale non saremmo qui. Ma voglio dire grazie anche a tutti coloro che sono passati in questi 70 anni. Ognuno ha costruito un pezzo di storia.

Poi c'è la dimensione del dono. Il nostro lavoro è improntato allo spirito del servizio. Non siamo un'azienda profit e neanche un ente di terzo settore. Siamo erogatori di servizi di interesse generale. Lo spirito del servizio è caratteristica ed etica. Chi lavora in AFP si mette al servizio degli altri.

La terza parola chiave è responsabilità. Insidie, difficoltà e cambiamenti sono tanti. Ma possiamo contare sulla squadra: abbiamo persone motivate che ci credono e che hanno fatto tanti sacrifici. Oggi l'AFP è un gruppo molto coeso e motivato che lavora tanto e lavora bene.

Ed è anche un'azienda in cui è bello lavorare.

Tutti i nostri centri sono curati, abbiamo prestato molta attenzione al benessere del lavoratore e alla valorizzazione delle persone. Per noi ogni persona conta, che sia un dipendente o un collaboratore.

Direttore Alfio Garnerone, per valorizzare il singolo è stato attivato un progetto innovativo di gestione delle risorse umane.

Partendo dal team direttivo, i nostri responsabili imparano a pensare, più che a fare. Abbiamo capito che, quando ragionano in maniera prospettica e di visione, vengono fuori progetti bellissimi che prendono piede.

Mi spiego meglio facendo un esempio. Tempo fa abbiamo ragionato tutti insieme sul benessere organizzativo, facendo un focus group con tutti i dipendenti: da qui sono emerse tante piccole e grandi esigenze. Di ognuna abbiamo tenuto conto. Questo è un concetto che riporta il valore aziendale nell'individuo che ci lavora.

AFP è fatta dalle persone che ci lavorano: è una somma di intelligenza ma soprattutto la somma di cuore e passione.

Avete ribaltato il concetto di leadership tradizionale.

Una volta il team direttivo era calato dall'alto. Abbiamo cambiato l'approccio di management per sviluppare quel senso di appartenenza e di orgoglio, tipico del lavoro di gruppo. Non c'è leadership gerarchica, ma leadership di servizio, la cosiddetta servant leadership che si concentra sull'autonomia decisionale e sul supporto agli altri.

Nulla tuttavia è lasciato al caso. AFP è una macchina dove il flusso organizzativo passa attraverso un sistema informatico, un gestionale personalizzato in continua evoluzione. Da un lato abbiamo numeri, analisi dei costi, ricavi e prodotto, che generano valore. Dall'altra una conoscenza perfetta del processo organizzativo tradotto immediatamente in flusso informatico.

Non c'è spazio per il disordine creativo?

A quello ci pensa il direttore generale Ingrid Brizio... Scherzi a parte, l'organizzazione è un valore ma non è un limite. Il nostro non è un approccio esecutivo, ma prospettico. La parola 'Rispetto' è al centro, sempre, perché costituisce il minimo comune denominatore dello stile AFP.

Esiste uno stile AFP?

AFP ha uno stile suo, che possiamo definire quasi sabaudo. Fatto di organizzazione, rispetto del tempo degli altri, puntualità, finire entro i tempi, fare bene e fare bello, possibilmente con il sorriso.

A progettare tutti i servizi di AFP è la direttrice Nicoletta Cucchietti. Qual è la logica che sottende il suo lavoro?

Come detto dal mio collega Garnerone, AFP è una organizzazione complessa, che non beneficia di garanzie, vale a dire di continuità di finanziamento, perché di anno in anno si confronta con un mercato in continua evoluzione e in concorrenza perfetta ed agguerrita Non operiamo con una logica totalmente pubblica, ma abbiamo regole di un'azienda privata; la metodologia di progettazione deve essere inattaccabile.

Quanto conta il lavoro di rete?

È fondamentale. Dobbiamo lavorare in rete con tutto il sistema, anche quello regionale di formazione professionale, andando a diversificare l'offerta sul territorio.

Si deve cogliere l'innovazione ma anche andare a lavorare sulle nuove metodologie didattiche. Oggi insegnare è un mestiere diverso che non può essere concepito senza un aggiornamento continuo e una lettura in tempo reale del contesto, dai ritmi vertiginosi in cui viviamo.

Senza sottovalutare l'analisi della concorrenza e dei fabbisogni.

Guardare alla concorrenza non significa copiare, bensì valutare l'offerta di servizi sul territorio, in ottica di miglioramento continuo, di non ridondanza e di presidio di ambiti fino a quel momento scoperti. Un lavoro strettamente connesso alla ricerca di cosa serve ad un territorio in relazione al target di popolazione, che siano essi anziani, bimbi, imprenditori, aziende, enti o ordini professionali. Il tutto pensato con lungimiranza, sensibilità e attenzione.

Lei dirige anche i Servizi al lavoro, che cosa sono?

Sono un’opportunità concreta e ben strutturata che connette professionalità disponibili e opportunità di lavoro.
In ogni nostro CFP c’è un ufficio coordinato dalla figura del case manager che accompagna gli utenti del servizio nella ricerca di occasioni lavorative. Ne beneficiano aziende e lavoratori.
Negli ultimi anni i SAL (Servizial Lavoro) sono cresciuti tantissimo.
Afp è orgogliosa di poter offrire occasioni lavorative a giovani ed adulti disoccupati e, in un'ottica di inclusione, a persone in situazione di svantaggio. 

Direttore Ingrid Brizio, torniamo alle celebrazioni dei 70 anni. Avete realizzato un logo che racconta la storia di AFP attraverso le immagini.

Un logo bellissimo ci sta accompagnando in questo anno di festeggiamenti.

Intorno al numero 70 anni c'è la nostra storia. AFP prende forma nel disegno di Don Rossa sulla sua Vespa; nel Ponte del Diavolo di Dronero, che ci ricorda dove tutto è nato e rappresenta una delle sedi dei nostri centri; nel profilo familiare del Monviso, custode del nostro territorio; nel Castello di Verzuolo e nel Viadotto Soleri dove sorgono gli altri due centri e i ragazzi, veri protagonisti di questo incredibile viaggio.

E oltre al logo vi siete regalati un libro dal titolo molto evocativo, “Il granello di senape”.

È un'opera dedicata a don Rossa de al suo spirito, un book fotografico con foto d'autore, donato ai dipendenti e a tutti gli stakeholder. Abbiamo cercato di sintetizzare lo spirito dell'AFP come un seme che, se piantato e curato, può dare dei frutti. Richiama la parabola del vangelo: il granello di senape è il più piccolo tra tutti i semi e tuttavia, dopo che viene seminato in un terreno fertile e curato con maestria e amore, si trasforma in una pianta con rami tanto grandi che gli uccelli vi si possono posare.

Settant'anni. Tempo di bilanci. Cosa immagina per il futuro?

Abbiamo ancora tante cose da dire e da fare per diventare un punto di riferimento per il territorio. Settant'anni sono tanti ma ce ne aspettano almeno altri settanta.

Penso ad un futuro fatto di solidità, anche immobiliare, di attrazione di talenti e competenze, di crescita del gruppo di lavoro, con risorse possibilmente locali. La nostra è una attenzione quasi incondizionata ai giovani, per garantire un corretto ricambio generazionale ma anche il presidio di valori e di un’ etica di cui siamo orgogliosi.

Immagino un futuro costruito persone chiave, con competenze e amore per il territorio. Se ami il territorio, lo vuoi vedere crescere in termini di opportunità e miglioramento continuo

Non c'è AFP senza territorio di riferimento, per progredire e diventare migliori.

Cristina Mazzariello

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