Attualità - 22 ottobre 2024, 16:59

Giuseppina Abellonio: una vita durata 101 anni tra Diano d'Alba e Monaco

Figura amatissima, legata al ricordo del padre Crescente, postino e reduce della Grande Guerra. Le sue ceneri torneranno a Diano d'Alba per l'ultimo saluto nella Parrocchia di San Giovanni Battista, venerdì 25 ottobre

Giuseppina Abellonio con il sindaco Ezio Cardinale durante il festeggiamento dei 100 anni

Giuseppina Abellonio con il sindaco Ezio Cardinale durante il festeggiamento dei 100 anni

Ci sono storie che hanno dentro tutto. Raccontano epoche, passioni, modi vivere e l'importanza delle radici. La storia di Giuseppina Abellonio, meglio conosciuta come "Pina 'd Bosch Riund", che si è spenta a Monaco il 12 ottobre all'età di 101 anni, racchiude tutto questo. Originaria di Diano d'Alba, dove suo padre Crescente era un personaggio amato e rispettato, Pina ha vissuto un'esistenza segnata da un legame profondo con le sue radici. Crescente Abellonio, postino e reduce della Prima Guerra Mondiale, era una figura carismatica nel paese, noto per la sua bontà e generosità. Dopo la morte della moglie, Crescente dedicò la sua vita alla figlia, con la quale instaurò un rapporto speciale, tanto che Pina decise di non sposarsi mai, restando sempre vicina a lui.

Come racconta Mario Proglio dell'associazione culturale Arvangia, Crescente era una figura unica: “Crescente era un uomo di grandi valori, conosciuto da tutti per la sua bontà e la sua dedizione alla comunità. Il suo spirito liberale e il suo carattere forte lo resero un punto di riferimento a Diano, non solo come postino, ma come uomo che non faceva mancare il suo aiuto a chiunque ne avesse bisogno.”

La vita di Pina cambiò radicalmente con la morte improvvisa del padre. Dopo quel tragico evento, iniziò a scoprire il mondo al di fuori di Diano, spingendosi fino a Torino in motoretta con l'amica Ivonne, in un viaggio ricco di avventure e scherzi da parte dei loro compaesani. Tuttavia, fu il Principato di Monaco che diventò la sua seconda casa, dove lavorò per una famiglia locale e crebbe Christel, una bambina che la amò come una seconda madre.

Nonostante la distanza, Giuseppina ha sempre mantenuto un forte legame con il suo paese natale. "Pina 'd Crescente", come la chiamavano affettuosamente, tornava spesso a Diano, al "Bosch Riund", dove aveva restaurato con cura il ciabot di famiglia, luogo che per lei rappresentava il cuore delle sue radici.

Il sindaco di Diano d'Alba, Ezio Cardinale, la ricorda con affetto: "Per me era un’amica di famiglia, e mi legano a lei ricordi meravigliosi di tempi spensierati. Anche a distanza di anni, quel legame profondo con il padre Crescente resta vivo nella memoria di tutti."

Anche Mario Proglio ha voluto ricordare la figura di Giuseppina, sottolineando l'importanza del suo legame con il padre: “Giuseppina è stata una donna che ha saputo onorare la memoria di Crescente, vivendo una vita dedicata agli altri, proprio come lui. Nonostante abbia vissuto parte della sua vita lontano, il suo cuore è sempre rimasto qui, tra le colline di Diano.”

Le ceneri di Giuseppina Abellonio giungeranno a Diano d'Alba venerdì 25 ottobre, dove alle ore 15 verranno celebrate le esequie nella Parrocchia di San Giovanni Battista, seguite dalla tumulazione nel cimitero locale. Un ultimo, commosso ritorno nel luogo che per lei ha sempre significato casa.

Daniele Vaira

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