Attualità - 24 ottobre 2024, 11:12

Il caso di padre Tomas Hlavaty su Rai Uno a "La vita in diretta": "Ha svuotato le casse delle nostre parrocchie"

Le accuse dei residenti nella vicenda del 44enne religioso che ha abbandonato l’abito talare per vivere l’amore nato con una parrocchiana. "Ci sono ammanchi per decine di migliaia di euro"

Nella puntata di ieri servizio e collegamento dalla popolare trasmissione di Rai Uno

Nella puntata di ieri servizio e collegamento dalla popolare trasmissione di Rai Uno

Abbandona l’abito talare… mentre scappa coi soldi?

Se verificato il sospetto è quello che renderebbe meno romantica la vicenda che ha per protagonista padre Tomas Hlavaty, 44enne di origini romene, sino all’agosto scorso parroco in sei comuni dell’Alta Langa, poi sollevato dall’incarico per la sua intenzione di vivere liberamente la relazione amorosa che lo legherebbe a una parrocchiana che da lui attenderebbe anche un figlio, la cui nascita è annunciata per il prossimo dicembre. 

Complice forse il clima ancora feriale, la notizia consegnata alla stampa alla fine di agosto da una nota ufficiale della Diocesi di Alba aveva assunto un clamore nazionale, ripresa con evidenza da stampa e tv di tutto il Paese. 

Ora una meno commendevole coda a quella notizia, in attesa di migliori verifiche, riguarda l’antipatica ipotesi che il religioso, insieme alla tonaca, possa avere lasciato indietro anche qualche buco nei tutt’altro che ricchi conti delle parrocchie di Borgomale, Bosia, Cravanzana, Castino, Feisoglio e Niella Belbo.  

Ad adombrare l’accusa nientemeno che "La vita in diretta", rotocalco del pomeriggio condotto da Alberto Matano col quale Rai Uno si occupa dei principali fatti della cronaca italiana, raggiungendo ogni giorno un pubblico compreso tra gli 1,5 e i 2 milioni di persone, con uno share vicino al 20%. 

Eloquente il titolo del servizio curato da Debora Ergas e mandato in onda nella puntata di ieri, mercoledì 23 ottobre: "Prete innamorato, i fedeli: ha preso lui i nostri soldi?" (qui il link per vedere la puntata). 

"I parrocchiani della Diocesi di Alba sono arrabbiati, dispiaciuti e col sospetto di essere stati raggirati", esordisce la giornalista spiegando poi come nei conti correnti della parrocchie vi sarebbero ammanchi "per decine di migliaia di euro""I conti di diverse chiese risulterebbero prosciugati e molti debiti derivanti dalle varie attività parrocchiali non sarebbero stati saldati", si spiega, collegando il fatto alla responsabilità che padre Tomas, religioso attivo nel territorio albese da una decina di anni, aveva sui quei conti.  

Era noto come l’esigenza di fare ordine nella contabilità di quelle parrocchie fosse stata al centro di una serie di incontri tenuti nei diversi comuni nei primi giorni di ottobre, alla presenza del vicario e della economa della Diocesi.

Momenti pubblici, ai quali la trasmissione televisiva collega ora un dettaglio di quanto non tornerebbe, nel confronto tra attivi e passivi: "A Feisoglio ci sarebbero ammanchi importanti, tra i 25 e i 35mila euro, tra spese non saldate e donazioni non registrate, mentre sul conto della chiesa sarebbero rimasti appena 97 euro – si dice infatti nel servizio – . A Niella Belbo gli ammanchi sarebbero di circa 10mila euro, mentre il relativo conto sarebbe vuoto". 

"Dopo le riunioni la Curia la stessa ha scelto il silenzio, impegnata  in verifiche interne", si aggiunge, prima di passare la linea all’inviata Barbara Di Palma, in collegamento da Feisoglio: "Gli abitanti chiedono spiegazioni, in un limbo di rabbia e sconforto", esordisce, prima di passare il microfono ad alcuni residenti. "Ci sono ammanchi nei conti, quelli lamentati dai residenti, insieme a offerte, gente anziana che si toglieva i soldi da in tasca per dare alla parrocchia. Versavano questi soldi sul conto corrente, ma l’unica persona che poteva prelevare era il parroco (…)". 

Si parla quindi di "gestione allegra". E si sottolinea la delusione provata da molti fedeli. Forse per un addio consumato senza trasparenza, più che per le sue motivazioni o per questa vicenda tutta da chiarire dei soldi che mancherebbero all’appello: "Delusione e rabbia… . Abbiamo sempre dato molta fiducia a Tomas, ma ci ha preso in giro un po’ a tutti. Ci ha deluso…", dice uno. "Si era reso irreperibile, ci era stato detto che il parroco stava male ed eravamo preoccupati. Ci ha lasciato amareggiati, arrabbiati, perché ci ha preso anche per i fondelli. Ora chiediamo risposte chiare e di sapere che fine hanno fatto i nostri soldi".

Ezio Massucco

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