Scuola e corsi - 24 ottobre 2024, 10:56

Studenti dell'Arimondi-Eula di Savigliano e Racconigi nella giuria scolastica del Premio Bottari Lattes

Il racconto della giornata nelle parole di due studenti

Studenti dell'Arimondi-Eula di Savigliano e Racconigi nella giuria scolastica del Premio Bottari Lattes

Lo scorso 12 ottobre alcuni studenti delle classi quarte e quinte dell’Istituto Arimondi-Eula di Savigliano e Racconigi, accompagnati dalle docenti Fiorella Pignata e Cinzia Mario, assieme ad altri allievi provenienti da tutta Italia, hanno avuto l’occasione di partecipare alla cerimonia conclusiva del Premio letterario Bottari Lattes. I ragazzi, che costituivano la Giuria Scolastica, hanno avuto il compito di leggere e di valutare le cinque opere finaliste, e naturalmente di selezionarne il vincitore.

Nel corso della mattinata, presso il castello di Grinzane Cavour, gli scrittori finalisti Nino Haratischwili con La luce che manca, Benjamin Labatut con Maniac, Federica Manzon con Alma, Guadalupe Nettel con La vita altrove e Sandra Newman con Gli uomini hanno incontrato gli studenti e hanno risposto ai loro interessanti quesiti.

Nel pomeriggio, presso il Teatro Sociale “G. Busca” di Alba, si è svolta la cerimonia di premiazione, condotta da Alessandro Mari. È stata premiata la vincitrice, Nino Haratischwili, votata dagli studenti componenti le Giurie Scolastiche. Inoltre ogni anno la Fondazione Bottari Lattes assegna ad un autore già affermato, per particolari meriti, un Premio Speciale. In questa edizione il premio è andato ad Alessandro Baricco, che ha tenuto per l’occasione una lectio magistralis, nella quale ha voluto deliziare il pubblico con alcune riflessioni personali sul suo amore per la scrittura, nonostante la sua delusione per la politica culturale italiana. La scrittura è una via per i ragazzi per raggiungere un equilibrio; attraverso di essa possono trovare una propria concezione di se stessi ed una forma di libertà. Baricco si è spinto a dire che la composizione letteraria deve essere una forma di meditazione e preghiera, esortando così i giovani: “Tutti noi vogliamo che il mondo vibri, vogliamo ciò che ha intensità, volete dunque esistere? Coltivate in voi l'intensità!”

In un mondo dove le parole sono sopraffatte dai contenuti multimediali spetta allora a noi giovani ritagliare uno spazio nelle nostre vite per ciò che rappresenta la vera cultura: noi giovani dobbiamo essere ambasciatori della lettura.

Eva Bertolino 4^ classico

Jaspreet Kaur 4^B scientifico

 

comunicato stampa

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