- 27 ottobre 2024, 00:00

Ravaioli Fotografi 1964: due generazioni di eccellenza fotografica

Lo Studio Ravaioli è un esempio di come passione, dedizione e innovazione possano convivere e consolidarsi nel tempo

Ravaioli Fotografi 1964: due generazioni di eccellenza fotografica

Nel panorama fotografico italiano, poche realtà hanno saputo attraversare i decenni con la stessa solidità e innovazione dello Studio Fotografico Ravaioli. Fondato nel 1964 a Caraglio da Piercarlo Ravaioli, lo studio ha visto due generazioni di fotografi impegnarsi per raccontare, attraverso le immagini, momenti cruciali della vita delle persone.

Dal ritratto alla fotografia matrimoniale, dallo sviluppo delle pellicole al passaggio al digitale, fino all’apertura di una nuova sede a Cuneo nel 2007, lo Studio Ravaioli ha saputo adattarsi ai cambiamenti, mantenendo però intatti i valori di artigianalità e attenzione ai dettagli che lo contraddistinguono.

L’Inizio del Viaggio - Intervista a Piercarlo

Piercarlo, come è nata la sua passione per la fotografia?

"Quasi per caso. Ero molto giovane, negli anni '50, più precisamente nel 1957, iniziai a lavorare presso uno studio fotografico a Boves. Fui subito affascinato dalla complessità del mestiere e dalla possibilità di immortalare istanti che sarebbero durati “per sempre”. Nel 1964 decisi di acquistare la mia prima fotocamera, una Rolleiflex 2.8 Biottica e, poco dopo, di aprire lo studio fotografico a Caraglio.

Cosa significava essere un fotografo negli anni '60 rispetto a oggi?

"Negli anni '60, la fotografia era molto diversa da quella di oggi. Non c'erano margini di errore: ogni scatto doveva essere calcolato con precisione perché sviluppare una pellicola era costoso e richiedeva molto tempo. Il fotografo doveva essere un artigiano a tutto tondo. Si doveva conoscere la luce, le inquadrature, ma soprattutto il processo di sviluppo e stampa in camera oscura. Lavorare con le pellicole significava chiudersi in camera oscura per ore. Era un lavoro tecnico e fisico, e ogni fotografia realizzata aveva un valore intrinseco più alto, perché dietro c'era tanto impegno."

Quali sono stati i maggiori traguardi raggiunti dal suo studio nei primi anni?

"Nel 1964, quando aprii lo studio a Caraglio, la fotografia di matrimonio era il nostro pane quotidiano; poi c'erano il carnevale, le fotografie alle feste di Leva, le fotosessere o le comunioni. Molti si rivolgevano a noi per immortalare il loro giorno più importante e, con il tempo, il passaparola ci portò una grande mole di lavoro. Un traguardo significativo fu sicuramente il trasferimento, nel 1981, in via Roma 213, sempre a Caraglio. Lo studio precedente era diventato troppo piccolo. In quella nuova sede siamo riusciti ad avere nuove attrezzature e a migliorare la qualità del servizio. Non dimenticherò mai il primo matrimonio che fotografai con una fotocamera Rollei o la prime Hasselblad “sensazioni che forse oggi si sono perse: con tutti gli automatismi e due tutorial su youtube... son tutti fotografi"

Come si gestivano i matrimoni e i ritratti senza la tecnologia digitale?

"Era un lavoro di grande responsabilità. Non potevamo permetterci di sbagliare perché non c'erano seconde possibilità. Durante i matrimoni si scattavano una cinquantina di foto, al massimo. Dovevi cogliere i momenti essenziali, quelli che avrebbero fatto emozionare gli sposi per tutta la vita. Oggi, con il digitale, puoi scattare centinaia di foto e selezionare quelle migliori. All’epoca invece si lavorava con molta più precisione, e ogni singola fotografia era studiata a fondo."

La Seconda Generazione e la Rivoluzione Digitale - Intervista a Werner Ravaioli

Werner, qual è stato il momento in cui hai deciso di diventare fotografo?

"Sono cresciuto in studio. Da bambino passavo ore a guardare mio padre lavorare in camera oscura. Era affascinante vedere come da una pellicola nascesse un’immagine, e ancora più affascinante era l’impatto che quelle immagini avevano sulle persone. Tuttavia, non avevo deciso subito di entrare nell'attività di famiglia. Dopo gli studi ho lavorato alcuni anni presso un laboratorio fotografico ad Alba, ma alla fine sono tornato qui. Nel 1997 ho deciso di affiancare mio padre e proprio in quel momento abbiamo affrontato la veloce transizione dal mondo analogico a quello digitale."

Quali sono state le principali difficoltà tecniche che hai affrontato durante questa transizione?

"Il passaggio al digitale per me è stato intuitivo e semplice, ero abituato alla pellicola, a non sbagliare, per cui con il digitale è stato tutto più facile: potevi vedere ciò che avevi fatto in tempo reale. La sfida più grande è stata integrare le nuove tecnologie senza perdere la qualità che ci contraddistingueva. Il digitale facilitava notevolmente la fase di ripresa e consentiva di valorizzare con nuovi software di post-produzione le immagini create. Ci permetteva anche di gestire un flusso di lavoro completamente diverso: il digitale ci ha aperto nuove porte e ci ha permesso di offrire servizi che prima non erano possibili."

Come si è evoluto il modo di fotografare i matrimoni in questi anni?

"La fotografia di matrimonio ha vissuto una vera rivoluzione con il digitale. Oggi possiamo catturare non solo i momenti più importanti, come lo scambio delle fedi o il primo bacio, ma anche i dettagli più piccoli, come un sorriso spontaneo o un gesto affettuoso. Lavoriamo con due o più fotocamere e questo ci permette di non perdere nulla. I matrimoni sono diventati eventi sempre più complessi, e il nostro compito è catturare l’essenza di ogni attimo."

Quali tecnologie introdotte nello studio hanno avuto l'impatto maggiore?

"Sicuramente l’introduzione dei droni. Le immagini aeree aggiungono una prospettiva unica che prima non era possibile ottenere. Inoltre, abbiamo adottato soluzioni di archiviazione cloud per i nostri clienti, che possono accedere e conservare le loro immagini in modo sicuro e pratico. Questo ha migliorato significativamente l’esperienza del cliente, che non deve più preoccuparsi di perdere le proprie foto. La stampa online, poi, ha facilitato il processo di ordinazione delle stampe, rendendolo più comodo e veloce."

L'Espansione Commerciale e la Fotografia del Futuro - Intervista a Erik Ravaioli

Erik, qual è stato il tuo ruolo nell'espansione dello studio a Cuneo?

"Quando sono entrato nell’attività di famiglia, nel 2007, era già chiaro che il mercato stava cambiando. Le persone non cercavano più solo un fotografo, volevano un'esperienza completa. Così abbiamo deciso di aprire una seconda sede a Cuneo, nella centralissima Piazza del Municipio. Questo ci ha permesso di raggiungere una clientela più ampia e di espandere la nostra presenza sul territorio. Abbiamo lavorato molto per imporre la qualità che ci aveva contraddistinto fin dall'inizio, offrendo sempre un servizio accessibile e innovativo."

Come vedi l'industria della fotografia oggi rispetto a quando hai iniziato nel 2007?

"L'industria della fotografia è cambiata enormemente negli ultimi quindici anni. Nel 2007 il digitale si era imposto ma la pellicola reggeva ancora; oggi senza digitale in pochi saprebbero fare una fotografia. Tuttavia, la vera sfida oggi è distinguersi dalla concorrenza, che è cresciuta esponenzialmente. Con l'accessibilità delle fotocamere digitali e degli smartphone, molte persone si definiscono fotografi. Per restare competitivi, dobbiamo offrire qualcosa di unico, sia a livello di qualità che di esperienza."

Quanto è importante per lo studio avere una presenza online e offrire servizi di stampa online?

"Oggi è fondamentale. Le persone si aspettano di poter prenotare un servizio, ordinare stampe e visualizzare i propri scatti direttamente dal proprio computer o smartphone. Abbiamo sviluppato una piattaforma che permette ai nostri clienti di fare tutto questo in pochi click. La stampa online è diventata un pilastro del nostro business, perché rende il processo più semplice e veloce per i nostri clienti."

Quali sono state le maggiori sfide dal punto di vista commerciale e come le hai affrontate?

"Le sfide sono state molte, ma una delle più grandi è stata la concorrenza dell'abusivismo. Con l’avvento del digitale, molti si improvvisano fotografi, spesso senza le competenze necessarie. Questo ha portato a una svalutazione del lavoro professionale. Noi, però, abbiamo sempre puntato sulla qualità e sull'innovazione per distinguerci. Abbiamo creato pacchetti personalizzati e offriamo servizi che vanno oltre il semplice scatto, come album fotografici fatti a mano, stampe di alta qualità e video professionali."

WEDDING AWARDS

Da nove anni Ravaioli Fotografi 1964 è tra i professionisti che vincono i Wedding Awards per la categoria Fotografia, essendo una delle aziende più raccomandate dalle coppie iscritte su Matrimonio.com.

I Wedding Awards sono i premi più prestigiosi del mondo wedding. Più di 74.000 fornitori registrati sul sito sono stati in lizza per ottenere questo importante riconoscimento.

Per i fratelli Erik e Werner Ravaioli è un riconoscimento che conferma la fiducia riposta in loro dalle coppie di sposi. 

Questi premi si basano, infatti, sulle recensioni delle coppie che si sono sposate nell'  anno precedente all'edizione del premio. Nel 2024 hanno ottenuto un punteggio di 4.9 su 5 dalle circa 200 coppie che hanno usufruito dei loro servizi fotografici.

Il Futuro della Fotografia

Piercarlo Ravaioli: "Il futuro della fotografia sarà sempre legato alla capacità di raccontare storie. Anche se la tecnologia continua a evolversi, l’essenza della fotografia non cambia: catturare un momento e trasformarlo in un ricordo che duri per sempre."

Werner Ravaioli: "La tecnologia continuerà a giocare un ruolo chiave. Con lo sviluppo di intelligenza artificiale e realtà virtuale, vedremo sempre più integrazione tra mondi reali e digitali. Sarà interessante vedere come questi strumenti influenzeranno la creatività e cambieranno in modo sostanzioso la quotidianità di tutti."

Erik Ravaioli: "Il futuro sarà sicuramente orientato verso il digitale e l'online, ma penso che ci sarà sempre spazio per la fotografia tradizionale, soprattutto per chi cerca qualità ed emozione. La nostra sfida sarà continuare a innovare senza perdere di vista le nostre radici."

Lo Studio Ravaioli è un esempio di come passione, dedizione e innovazione possano convivere e prosperare nel tempo. In oltre 60 anni di storia, hanno saputo adattarsi a un settore in continua evoluzione, mantenendo la loro identità e il loro impegno verso la qualità. Le sfide future non mancheranno, ma con l’esperienza di Piercarlo, la competenza tecnica di Werner e la visione commerciale di Erik, lo Studio Ravaioli è pronto ad affrontarle con successo.

Barbara Simonelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU