- 31 ottobre 2024, 10:03

La Bottero di Cuneo premiata dall’Asl Cn1 quale azienda che promuove salute sul luogo di lavoro

La multinazionale cuneese ha completato gli interventi previsti dalla Rete WHP (Workplace Health Promotion) della Regione Piemonte per l’anno 2023

Da sinistra: Santo Alfonzo (direttore dello Spresal) consegna a Marco Tecchio (Ceo Bottero) e a Giuseppe Bertocchi (Coo Bottero) il riconoscimento a Bottero quale luogo di lavoro che promuove salute

Da sinistra: Santo Alfonzo (direttore dello Spresal) consegna a Marco Tecchio (Ceo Bottero) e a Giuseppe Bertocchi (Coo Bottero) il riconoscimento a Bottero quale luogo di lavoro che promuove salute

La Bottero di Cuneo è stata premiata dallo Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) dell’Asl CN1 per aver completato gli interventi di promozione alla salute nei luoghi di lavoro previsti dalla Rete WHP (Workplace Health Promotion) della Regione Piemonte per l’anno 2023.

La cerimonia di consegna dell’attestato, in occasione della “Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro” tenutasi dal 21 al 25 ottobre scorsi e indetta dall’Agenzia europea (EU-OSHA), si è svolta lunedì 28 ottobre presso la sede aziendale di via Genova a Cuneo, alla presenza dei vertici aziendali e dei componenti del gruppo WHP dello SPreSAL composto da Denise Sorasio, Giuseppe Alfonzo, Daniela Macagno e dal direttore Santo Alfonzo.

“Il progetto WHP è nato con l’intento di proporre iniziative di promozione delle attività che hanno effetti positivi sulla salute dei lavoratori Bottero e sulle loro famiglie – aggiungono Manuela Ambrogio, Quality Department, e Livio Tesio, RSPP di Bottero -. L’iniziativa, incentrata sui temi “Corretta alimentazione”, “Controllo del rischio da assunzione di bevande alcoliche” e “Stili di vita: sostanze di abuso e dipendenze”, ha coinvolto più di cinquecento persone, rendendo la Bottero una delle poche aziende private virtuose della zona che hanno messo in atto un’attività di questo tipo. Il progetto, in cui la direzione ha creduto fin da subito e che è stato realizzato in maniera del tutto volontaria e con risorse aziendali, è stato attivato perché in Bottero abbiamo a cuore la salute dei dipendenti”.

La rete WHP Regione Piemonte contribuisce a migliorare lo stato di salute e di benessere dei lavoratori, incoraggiando, nei luoghi di lavoro, azioni e cambiamenti organizzativi e comportamentali attraverso l’attuazione di interventi riconosciuti come pratiche raccomandate. La rete è nata da un processo partecipato tra l’assessorato alla Sanità Regione Piemonte – settore Prevenzione, ASL, rappresentanti dei portatori d’interesse (Associazioni di categoria, Organizzazioni Sindacali, Organismi Paritetici, Società di medicina del lavoro, INAIL) e attori della prevenzione aziendale (datore di lavoro, RSPP, ASPP, RLS, Med.Art e medico competente). Nel territorio di riferimento dell’Asl CN1 sono 27 le aziende attualmente iscritte alla Rete WHP e che lavorano per rendere le loro ditte luogo di lavoro che facilita le scelte salutari.

“Sul tema della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro il Gruppo Bottero cerca di dare un contributo il più “pro attivo”, anche sul fronte dei processi e delle procedure. Ciò detto, rimane comunque un tema importante legato ai comportamenti dei lavoratori sui luoghi di lavoro – ha commentato Marco Tecchio, Ceo di Bottero -.  Su questi aspetti, abbiamo l’obbligo e la volontà di applicare gli stessi standard in Italia ma anche presso i nostri siti produttivi e cantieri esteri. Sono pochi i Paesi nel mondo in cui ogni giorno non vi siano addetti Bottero operanti all’interno di un cantiere che, da un punto di vista statistico, è uno dei posti più pericolosi perché trattasi di un’area dove non tutto può essere definito ex ante. Sta a noi, in prima persona, come responsabili della salute e della sicurezza delle persone che lavorano per Bottero, cercare di fare in modo che si trovino in condizioni ambientali ottimali per svolgere l’attività che è loro richiesta. Siamo consapevoli del fatto che una persona molto formata, cosciente dei possibili pericoli cui potrebbe andare incontro sul proprio luogo di lavoro, è un lavoratore che corre un livello di rischio inferiore rispetto a chi non ha accesso alla formazione. Quello che possiamo assicurare, da parte nostra, è il massimo impegno affinchè in tutte le condizioni operative i nostri addetti si trovino nelle migliori situazioni possibili per lavorare in sicurezza”.

 

[Il team di lavoro che ha promosso e realizzato l’iniziativa]

C. S.

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