Attualità - 03 novembre 2024, 15:00

Inquinanti in atmosfera: nel 2023 la più bassa concentrazione dell’intera serie storica misurata da Arpa

Qualità dell’aria in Piemonte: permangono criticità per la media giornaliera di PM10 (polveri sottili), ma il numero di stazioni in superamento si è ridotto al 16% del totale, contro il 32% dell’anno precedente e contro il 68% del 2010

Inquinanti in atmosfera: nel 2023 la più bassa concentrazione dell’intera serie storica misurata da Arpa

Le concentrazioni di inquinanti misurate durante l’intero anno dalle stazioni della rete di monitoraggio regionale della qualità dell’aria sono state in media le più basse di tutta la serie storica di misura, anche per quelli a maggiore criticità sul territorio regionale, come particolato, biossido di azoto e ozono.

Così l’Agenzia Regionale per l’Ambiente (Arpa) traccia un bilancio sullo stato di qualità dell’aria a livello regionale per l’anno 2023, appena descritto nel terzo Rapporto Annuale sulla Qualità dell’Aria in Piemonte, in consultazione da alcuni giorni sul sito dell’Agenzia (https://www.arpa.piemonte.it/sites/default/files/media/2024-10/RAPPORTO_QARIA_2023_07012024.pdf).
 

In particolare è possibile osservare che gli inquinanti quali monossido di carbonio, biossido di zolfo, benzene, metalli pesanti confermano, come ormai da molti anni, la piena conformità ai limiti normativi; che il valore limite per la media annuale di PM10, PM2.5 ed il valore obiettivo per il Benzo(a)pirene sono rispettati su tutto il territorio regionale; quindi che il valore limite per la media annuale del biossido di azoto è rispettato su tutto il territorio regionale, tranne che in una stazione di traffico collocata nella città di Torino (Rebaudengo). Infine che permangono criticità, col mancato rispetto del limite normativo, per la media giornaliera del PM10 (polveri sottili), ma che nel 2023, il numero di stazioni in superamento si è ridotto di molto: il 16% del totale, contro il 32% dell’anno precedente e il 68% del 2010, in particolare nei siti di fondo.

Ancora, per l’ozono il non rispetto del valore obiettivo (sia a breve che a lungo termine) per la protezione della salute umana permane su tutto il territorio regionale, nonostante una marcata riduzione delle concentrazioni misurate in tutte le stazioni di monitoraggio.

"Il quadro meteorologico osservato nel 2023 – si rileva dall’Agenzia – ha sicuramente contribuito alla riduzione delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici: i frequenti episodi di fohen e la ventilazione superiore alla media, il ridotto numero dei giorni con marcata inversione termica e, per l’ozono, l’aumento delle precipitazioni nel periodo estivo rispetto all’anno precedente, hanno creato condizioni sfavorevoli all’accumulo degli inquinanti in atmosfera". 

Altrettanto positivi i valori rilevati per la Città Metropolitana di Torino, oggetto del rapporto “Uno sguardo all’aria 2023”.

Redazione

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