Attualità - 19 novembre 2024, 16:46

L'ultima impresa del veterinario Massimo Vacchetta: "Un fumetto per costruire il primo ospedale per ricci in Europa"

Sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre al Cinema Vekkio di Corneliano il "Riccio Days" con la presentazione di “75 Kg di felicità”

Massimo Vacchetta

Massimo Vacchetta

A otto anni di distanza dalla pubblicazione del best-seller mondiale “25 grammi di felicità” (Sperling & Kupfer), libro tradotto in 15 lingue che ha consacrato il veterinario Massimo Vacchetta tra i più grandi autori di libri dedicati agli animali della Penisola, arriva “75 Kg di felicità”, un fumetto che racconta apparentemente la stessa storia, ma in realtà ne capovolge la prospettiva: l’incontro con il piccolo riccio “Ninna”, che ha cambiato la vita al veterinario piemontese, viene raccontata infatti non più dal punto di vista dell’autore, ma da quello della riccina di soli 25 grammi.

Il fumetto verrà presentato al “Cinema Vekkio” di Corneliano d’Alba sabato 30 novembre (dalle ore 18) e domenica 1° dicembre (dalle ore 11) in occasione dei “Riccio Days” che quest’anno propongono una scaletta molto ricca con concerto, talk, ospiti speciali, pranzo, vegano e la bancarella Ricciolandia, in cui si potrà trovare anche il “Calendariccio 2025”.

Sabato 30 novembre alle ore 18,30 una grande sorpresa: sarà nostro ospite il fotografo e regista ligure Paolo Rossi, che presenterà la prima assoluta piemontese del suo ultimo documentario “Tra le case abbandonate”, seguito da “15 anni di incontri con i lupi in 10 minuti” (il “dietro le quinte” del suo lavoro da fotografo sui crinali appenninici) e il cortometraggio inedito “In attesa di un fantasma”. Si potranno acquistare i suoi bellissimi libri fotografici o prenotarsi per un'escursione "sulle tracce dei lupi".

Segue, alle ore 19, un talk per presentare i nuovi progetti del Centro Ricci “La Ninna”, un apericena vegano alle ore 20 e concerto della Tribute Band Classic Queen dalle ore 21,30 (PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA tramite Eventbrite dell’apericena + concerto).

Domenica 1° dicembre alle ore 11 ci sarà un talk show seguito da pranzo vegano, animazione musicale del duo blues “Dodo & Charlie”, canzoni e poesie di Maria Maddalena Angiolucci e uno special guest: Amedeo Bianchi, il celebre sassofonista di Antonello Venditti. Anche in questo caso la presentazione del pranzo è obbligatoria tramite Eventbrite.

Per chi è lontano e vuole contribuire alla causa, c’è la possibilità di donare un pranzo "sospeso" (30 euro) con la causale “pranzo sospeso” inviando la ricevuta a eventilaninna@gmail.com
Dati per il bonifico (solo per il “pranzo sospeso”): Centro Recupero Ricci La Ninna OdV - Banca CRS – IBAN: IT10K0630546851000010157449. Paypal: paypal.me/laninna

Per quanto riguarda la presentazione dell’attesissimo fumetto “75 Kg di felicità”, si potrà avere anche un autografo dei due autori e un disegno personalizzato di Roberta Morucci. Sarà presente anche l’editore Dino Aloi.

“75 kg di felicità. Come un grande veterinario può salvarti la vita” (Il Pennino, 2024) uscito a metà novembre, è completamente illustrato dalla mirabile penna dell’artista Roberta Morucci, con la benedizione di una leggenda del rock (il chitarrista dei Queen, Brian May, grande amante dei ricci e fondatore in Inghilterra di Centro di Recupero “The Amazing Grace”, che inserisce una sua dedica tra le pagine del fumetto) e del disegnatore Bruno Bozzetto, che scrive la prefazione dedicandovi un suo prezioso ed emozionante disegno.

Un antico proverbio, che recita ’l’ingegno di necessità fa virtù’, sembra sposarsi a pennello con le idee del dottore dei ricci che, non godendo di alcun finanziamento statale per il suo “Centro Recupero Ricci La Ninna”, primo ospedale in Europa dedicato a questa specie, deve inventarsene una ogni giorno.

Il numero crescente di animali sempre più in difficoltà che bussano alla porta del dottor Vacchetta, a causa dell’aggravarsi della crisi ambientale e climatica, spinge la capacità operativa della Ninna fino al suo limite estremo dato che allo stato attuale vengono curati nella clinica oltre quattrocento esemplari ogni anno.

Mediamente soggiornano al centro circa duecento ricci, di cui la maggior parte in temporanea degenza, altri in riabilitazione e alcuni disabili in ricovero permanente nei recinti esterni perché non più adatti a vivere in natura.

Il progetto ambizioso ma necessario, che verrà finanziato grazie alla generosità delle persone (a tal proposito ricordiamo che il libro -  che dal punto di vista figurativo è un’opera dir poco magnifica - verrà omaggiato a tutti coloro che faranno un’offerta pari o superiore ai 25 euro – in quanto il prezzo del libro è di 20 - al Centro Recupero Ricci La Ninna) prevede ben quattro iniziative:

  • Ampliare il personale specializzato per poter curare in maniera sempre più professionale ed efficace i delicati e piccoli pazienti. Il Centro attualmente può contare sull’opera di una veterinaria, due tecniche veterinarie e tre collaboratori a tempo pieno.
  • Incrementare il numero di volontari attraverso l’acquisto di un piccolo alloggio nei pressi del Centro.
  • Ristrutturare una casetta attigua alla struttura principale per adibirla a Pronto Soccorso, con l’allestimento di una sala operatoria, un laboratorio, una sala diagnostica e due sale per la degenza.
  • Costruire nuovi recinti esterni per poter accogliere più pazienti in convalescenza e i ricci disabili.

Per poter realizzare questo lodevole intento, come precedentemente detto, il dott. Vacchetta coglie l’occasione offerta da una volontaria, Roberta Morucci, brava disegnatrice e appassionata di ricci, che gli propone di creare un libro a fumetti per rivisitare la storia del suo primo libro ’25 grammi di felicità’, in chiave umoristica. La storia, raccontata dal riccio, in una divertente e anche commovente “narrazione capovolta”, è impreziosita da scene tragicomiche e spunti di riflessione sul rapporto tra uomo e natura.

La  prenotazione del libro potrà essere effettuata sul sito ufficiale dell’associazione, cioè https://laninna.org/75kg-di-felicita/ o tramite la pagina Facebook del Centro Recupero Ricci la Ninna.

COME NASCE IL LIBRO

Dal lavoro durato oltre un anno sgorga un racconto spiritoso e toccante, di alto valore educativo che affronta in maniera semplice e delicata le tematiche ambientali e animaliste, adatto ai lettori di ogni età e ideale per le scuole. Oltre alla parte dei disegni è stata creata infatti una sezione informativa su come aiutare i ricci.

Il titolo “75 kg di felicità”, che fa riferimento in maniera ironica al peso del veterinario contrapposto a quello della riccia del primo romanzo, è assolutamente calzante per un libro che coniuga il potere delle emozioni all’opera di sensibilizzazione sul diritto di tutte le creature ad un’esistenza degna.

Ad aiutare Massimo e Roberta a realizzare il loro sogno sarà Dino Aloi, fondatore della casa editrice “il Pennino” che coinvolgerà anche il grande disegnatore Bruno Bozzetto nel progetto, il quale accetterà con entusiasmo di prenderne parte.

Massimo si metterà in testa, invece, di afferrare un sogno quasi irrealizzabile: Raggiungere un’icona planetaria della musica, Brian May il chitarrista dei Queen, noto amante dei ricci e fondatore del Centro di Recupero “The Amazing Grace” nel Surrey, in Inghilterra. Ad aiutarlo a trovare il contatto di May sarà Daniele Croce, un musicista leader della cover band “Classic Queen” che ha sposato la causa del dottore.

Una lettera appassionata in cui Massimo racconta in maniera spontanea e genuina la propria dedizione verso i più deboli e indifesi va dritta al cuore del famoso musicista e compie il miracolo. Brian May, un’anima sensibile che ha speso gran parte della sua vita ad aiutare gli animali, risponde immediatamente all’appello ringraziando il veterinario per il suo operato e scrivendo una significativa frase introduttiva al fumetto, firmata di suo pugno.

E così il cerchio si chiude nella maniera più sorprendente e meravigliosa che si potesse concepire, regalando un insegnamento a tutti: tendere una mano a chi ha più bisogno creando una catena di solidarietà rende questo mondo più bello e dona alle nostre vite un significato profondo.

CHI E' ROBERTA MORUCCI

Nasco nel 1971, il disegno entra subito a far parte della mia esistenza.

Fin da piccola inventavo (e vivevo) le mie piccole storie a fumetti, con personaggi creati da me. È iniziato così il mio approccio con il fumetto, che mi ha portata a seguire un corso privato, alla Scuola Internazionale di Comics di Roma, nel 1991.

Nel 1994, ho esordito con il mio primo fumetto, pubblicato in Italia, dal titolo “Balboa”.

Ma non bastava, volevo di più. Volevo che i miei disegni prendessero vita! Così, ho sviluppato la mia crescita personale, avvicinandomi al mondo digitale e al cartoon.

Nel 2002 ho conseguito un attestato di disegnatrice di cartoni animati 2D, presso la Regione Lazio.

Nel 2007, ho aperto la mia prima società: Morleo, che si occupava di fumetti, illustrazioni e cartoon.

Nel 2010, nasce “Akina” e da allora porto avanti questo cammino nei vari ambiti creativi.

A Novembre dello stesso anno ho approcciato il mondo della televisione, diventando la vignettista di casi di cronaca nelle trasmissioni “Quarto Grado”, “Segreti e delitti” e “Matrix” in onda sulle reti Mediaset.

Ad oggi, mi occupo prevalentemente di ‘pillole informative animate’ per clienti corporate (TIM, Gucci, Barilla, Costa Crociere, Ferrero, Cariplo…), collaborando con Ernst&Young e con KPMG.

Le mie grandi passioni, oltre al disegno? I gatti e gli animali in genere, le passeggiate all’aria aperta, il kayak ed il bricolage.

IL CENTRO RECUPERO RICCI LA NINNA

Se non faremo nulla per fermare il declino di questa specie, i ricci si estingueranno in meno di 20 anni. Se sono ad un passo dall’estinzione animali così comuni, i prossimi saremo noi, perché siamo - a tutti gli effetti - ad un passo dalla sesta estinzione di massa. Il nostro dovere è proteggerli, perché dalla salute dei ricci dipende anche la nostra sopravvivenza”. (Massimo Vacchetta, Medico Veterinario e Presidente del “Centro Ricci La Ninna”)

Il Centro Ricci “La Ninna” nasce nel 2014: il dott. Massimo Vacchetta, veterinario esperto in buiatria, che sta attraversando un momento esistenziale complicato, si “innamora” di un piccolo riccio orfano di 25 grammi (salvandolo da una morte quasi certa), mentre lavora nell’ambulatorio di un collega e decide di cambiare vita dedicandosi totalmente a questa specie. 

Nasce così questa realtà che, ad oggi, ospita circa 400 ricci all’anno, alcuni resi disabili dall'attività dell'uomo (investimenti, ferite da decespugliatori e dai tosaerba robotizzati), altri recuperati in condizioni difficili a causa delle conseguenze del cambiamento climatico (impossibilità di andare in letargo, mancanza di prede per l'utilizzo massiccio di prodotti chimici in agricoltura, nei nostri orti e nei giardini). La sua esperienza è stata descritta nel suo primo libro “25 grammi di felicità” (Sperling & Kupfer, 2019) best-seller internazionale che è stato già tradotto in 15 lingue, e in altri tre libri: “Cuore di riccio” (Sperling & Kupfer, 2019), “Ninna, il piccolo riccio con un grande cuore” (Piemme, 2019), “Raccontami qualcosa di bello” (Sperling & Kupfer, 2021). Del primo volume pubblicato, sono già stati presi accordi per una sua trasposizione in film d’animazione.

I ricci sono animali considerati sentinella dello stato di salute di un ecosistema, in quanto a stretto contatto con il suolo, territoriali e insettivori. Il rapido declino di questa specie che, nella sua forma attuale, vive sul pianeta da circa 15 milioni di anni è sintomatico del grado di devastazione che la razza umana sta causando al pianeta. I ricci hanno subìto un calo numerico di ben il 70% in Europa, in soli 20 anni. I dati rilevati in Inghilterra sono ancora più impressionanti; secondo una stima fatta dagli anni settanta ad oggi, gli esemplari presenti sul territorio sarebbero scesi da 30 milioni a meno di ottocentomila. Il riccio, alla luce di queste considerazioni, è quindi una specie a serio rischio d’estinzione.

Per documentare i numeri di questa emergenza, il Centro Ricci “La Ninna” di Novello (Cuneo) ha avviato, nel 2023, una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Torino (DSV) per indagare le cause di ricovero e morte dei ricci. In breve tempo, altri cinque atenei in Europa, tra cui uno svizzero e uno olandese, hanno aderito al progetto, mostrando un forte interesse da parte dei ricercatori.

Il progetto, coordinato dalla professoressa Maria Teresa Capucchio, prenderà in considerazione i ricci ricoverati e deceduti presso il Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.) del DSV e quelli del Centro Recupero Ricci “La Ninna” e cercherà di mettere a punto i parametri del profilo metabolico ematico di questi piccoli mammiferi indagando gli agenti infettivi e parassitari che possono essere veicolati e potenzialmente pericolosi per i ricci e l’ambiente. Si cercherà, inoltre, di capire se, a seguito di periodi di ospedalizzazione di almeno 10-15 giorni, i ricci possono sviluppare resistenza agli antibiotici o modificare il proprio microbiota intestinale.

Un totale di 160 ricci è stato sinora incluso nello studio e i dati preliminari considerano i traumi, la debilitazione e le malattie infettive come le principali ragioni di ricovero. L’attività dell’uomo impatta fortemente sulla mortalità dei ricci a causa di investimenti stradali e avvelenamenti da pesticidi. Il cambiamento climatico e la distruzione dell’habitat di questi piccoli mammiferi costituisce un altro importante problema: la mancanza delle prede di cui solitamente si cibano li spinge  a nutrirsi di prede inconsuete, spesso ospiti di parassiti potenzialmente letali.

Il prossimo passo sarà quello di trasformare il Centro Ricci “La Ninna” nel primo ospedale e Centro di Ricerca totalmente dedicato a questi piccoli mammiferi. E questo sarà possibile solo grazie alle donazioni dei privati, oggi supportate anche dalla pubblicazione del nuovo libro a fumetti. 

“Non voglio che i ricci si estinguano, non solo perché li ritengo animali meravigliosi, ma perché temo che il loro destino possa presto diventare il nostro...” conclude Massimo Vacchetta.

Ulteriori informazioni sul Centro Ricci “La Ninna”:  https://laninna.org e https://www.facebook.com/centrorecuperoricciLaNinna

C. S

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