- 26 novembre 2024, 19:34

La Fondazione Industriali sul caso Diageo: "Pronti ad aiutare nel reinserimento dei lavoratori"

Giuliana Cirio, presidente del neonato organismo del terzo settore: "Al lavoro perché si creino nuove opportunità di crescita e sviluppo"

Giuliana Cirio, presidente di Fondazione Industriali

Giuliana Cirio, presidente di Fondazione Industriali

«Siamo rammaricati dalla manifestata intenzione di Diageo di abbandonare l’investimento nel nostro territorio; tuttavia, non è nostro compito commentare la decisione di un’azienda. Esiste però un nuovo soggetto del settore no profit, la Fondazione degli Industriali, nato proprio con lo scopo di intervenire per la rimozione di situazioni di difficoltà legate al lavoro e per aiutare il reinserimento di persone svantaggiate, come le famiglie dei lavoratori coinvolti in questa vicenda. Siamo per fortuna in una provincia ricca di opportunità, grazie allo straordinario tessuto imprenditoriale che ci caratterizza. Sono molte le imprese che ricercano personale e competenze da inserire nei loro organici. Lavoreremo, come da nostro compito statutario e senza alcun scopo, se non sociale, affinché possano essere colte tutte le occasioni, ancora prima che i lavoratori debbano subire conseguenze, ponendo le condizioni per nuove opportunità di crescita e sviluppo».

Così Giuliana Cirio, presidente della neonata Fondazione Industriali, in merito a quanto comunicato oggi da Diageo Operations Italy Spa, intenzionata a cessare le attività presso lo stabilimento di Santa Vittoria d’Alba entro giugno 2026 licenziando i 349 collaboratori dello stabilimento di frazione Cinzano.

Fondazione Industriali, che è costituita da oltre 20 imprese cuneesi e Confindustria Cuneo, si pone l’obiettivo di favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo delle fasce più fragili della popolazione, organizzare attività di formazione per le  nuove generazioni, incentivare la parità di genere e proporre attività di valorizzazione della cultura d’impresa e del lavoro. I percorsi della Fondazione si concentreranno anche sulla gestione di emergenze occupazionali, sulla promozione del  olontariato aziendale e sull’integrazione di persone in situazioni di svantaggio, come gli stranieri o i detenuti, anche attraverso la creazione di percorsi formativi e di inserimento lavorativo capaci di determinare un impatto positivo sul territorio.

Redazione

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