"Mi ha apostrofato dandomi del 'pedofilo' in consiglio di fronte a tutta l'aula – ha dichiarato Bolla –. Un insulto gravissimo, gratuito e fuori luogo in un contesto che dovrebbe rimanere rispettoso anche nella critica politica. Ora la vicenda afferisce alle questioni del Consiglio, quindi per ora mi avvalgo degli strumenti del regolamento, ponendo la questione sul piano politico. Un consigliere di minoranza che critica e solleva incongruenze rispetto all’attività amministrativa viene insultato. Questo è inaccettabile".
A distanza di due giorni le polemiche non si placano. Sono i gruppi del centrodestra albese a tenere alta l'attenzione su quanto accaduto e rispetto al quale proprio Luciano Giri aveva cercato di placare gli animi, scasandosi e definendo il suo commento una battuta infelice.
Ma è soprattutto l'atteggiamento del primo cittadino Alberto Gatto e della sua maggioranza tutta ad essere stigmatizzato. Scrivono in una nota: "Siamo stupefatti dall’ambiguità della maggioranza del Sindaco Gatto che tenta di confondere le acque e di far passare uno degli episodi più gravi che il consiglio ricordi come uno dei tanti incidenti di percorso. Com’è possibile tirare in ballo il siparietto del simpatico regalo di un panettone natalizio avvenuto in Consiglio comunale come esempio di eccesso, mentre nella stessa seduta volavano parole odiose?
Si pensi che il termine “pedofilo” è così umiliante che né il Sindaco, né la maggioranza hanno avuto il coraggio di richiamarlo nei propri comunicati, preferendo nascondersi dietro qualche perifrasi. Il Sindaco e le sua maggioranza tentano di minimizzare e si rende quindi necessaria una presa di posizione anche a livello politico: il primo cittadino e i suoi gruppi non hanno condannato senza se e senza ma e hanno dato prova di non aver ben chiara la scala valoriale della gravità dei fatti. Per tutto quanto relativo alla vicenda accaduta in Consiglio, rimaniamo in attesa dei chiarimenti e degli approfondimenti affidati alla conferenza dei capigruppo".