Agricoltura - 03 dicembre 2024, 11:12

Bando insediamento giovani agricoltori, Cia Cuneo: "Ottima opportunità, ma occhio ai tempi, meglio avere le idee chiare"

Scadrà il 20 gennaio 2025 il nuovo bando della Regione. Previsti da 35 a 45 mila euro di contributi a fondo perduto per ogni singolo insediamento

Giovani imprenditori impegnati nella coltivazione delle fragole

Giovani imprenditori impegnati nella coltivazione delle fragole

È aperto da venerdì scorso e scadrà il 20 gennaio 2025 il nuovo bando della Regione Piemonte che premia l’insediamento di giovani agricoltori

Sono previsti da 35 a 45 mila euro di contributi a fondo perduto per ogni singolo insediamento. Possono partecipare tutti i giovani agricoltori che al momento della presentazione della domanda hanno una età compresa tra i 18 anni (compiuti) e i 41 anni (non compiuti) e sono già titolari di una azienda agricola; l’insediamento nell’azienda agricola va iniziato per la prima volta  non più di 24 mesi prima della data di presentazione della domanda di sostegno, con apertura della partita Iva (o l’estensione dell’attività all’agricoltura in riferimento ad una partita Iva già attiva, ma relativa ad attività non agricola).

Al momento della presentazione della domanda, il giovane agricoltore dovrà avere già provveduto all’iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di commercio ed alla costituzione del fascicolo aziendale nell’Anagrafe agricola del Piemonte, oltre che risultare agricoltore in attività non oltre 18 mesi dopo la data di insediamento, intesa come data di apertura della partita Iva.

Va dimostrata la competenza professionale mediante titolo di studio (di scuola superiore o universitario) attinente le materie agrarie, oppure esperienza (documentata con iscrizione previdenziale) almeno triennale quale coadiuvante o subordinato in agricoltura, oppure, ancora, con superamento di un esame presso l’apposita “Commissione capacità professionale” istituita dalla Regione Piemonte.

«Senza dubbio si tratta di un intervento molto interessante – commenta il responsabile provinciale del Settore Finanza agevolata di Cia Agricoltori italiani di Cuneo, Pietro Busso (foto sotto) -, che segue le collaudate regole della vecchia programmazione e con una dotazione finanziaria prevedibilmente di una certa consistenza, in quanto implementata via via dai residui provenienti dalle altre misure in corso di maturazione, anche se al momento non quantificabili. Per contro, i tempi stretti del bando suggeriscono cautela nell’attivazione di pratiche da parte di chi non abbia ancora le idee ben chiare su come organizzare l’insediamento. Meglio agire dopo aver valutato con attenzione se esistono le condizioni per rispettare i requisiti richiesti prima della scadenza. I nostri tecnici sono a disposizione sul territorio per analizzare caso per caso la situazione dei singoli interessati, l’opportunità va colta con celerità, ma senza approssimazione».

La finalità della Misura è quella di fornire ai giovani insediati risorse “per l'avviamento di imprese, l’insediamento iniziale e l’adeguamento strutturale delle aziende”, pertanto il giovane beneficiario dovrà utilizzare il premio per la realizzazione del Piano Aziendale, documentando le spese effettivamente sostenute per la realizzazione degli investimenti previsti.

In particolare, sono ammissibili investimenti per l’acquisto di terreni e immobili, la realizzazione di coltivazioni agrarie poliennali (pioppeti esclusi), l’acquisizione di attrezzature e impianti fissi, macchinari e attrezzature mobili, opere di miglioramento fondiario, costruzione, miglioramento o ristrutturazione di fabbricati aziendali, spese immateriali, generali e tecniche.

Nel dettaglio di alcuni interventi, l’acquisto di veicoli stradali è ammesso solo se finalizzato alla consegna e alla vendita diretta, con omologazione per un massimo di tre persone; la rimozione e lo smaltimento eternit solo nell’ambito di un progetto più grande e senza un obbligo precedente da parte delle autorità; l’acquisto e  l’affitto di terreni, trattrici e attrezzature usate nel limite del 25% massimo del premio richiesto.

Potranno essere fatte valere le spese fatturate prima della trasmissione della domanda, ma dopo l’apertura della Partita Iva.

C. S.

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