Attualità - 03 dicembre 2024, 17:35

Sbarca ad Alba "Portami su", il cortometraggio sull’arrampicata come crescita personale per i giovani

Un'idea per raccontare il potere educativo e terapeutico dell’ambiente alpino. Appuntamento venerdì 6 dicembre alle 21, al Cai, in piazza Cristo Re

Il futuro si prepara a raccontare un’esperienza che ha unito sport, educazione e natura. Si intitola "Portami su" il cortometraggio che sarà proiettato venerdì 6 dicembre 2024 presso la sede del CAI di Alba, in piazza Cristo Re 5, alle ore 21. Questo film nasce dal progetto "Giovani e adolescenti in montagna", un percorso ideato dalla Cooperativa Coesioni Sociali per accompagnare preadolescenti e adolescenti, in particolare quelli più fragili, verso la scoperta di sé stessi attraverso il mondo alpino.

Il progetto ha proposto attività come arrampicata indoor, escursioni in montagna e arrampicata su falesia, grazie alla collaborazione con l’associazione sportiva Arrampigranda e con il contributo della Scuola Nazionale di Alpinismo G. Gervasutti di Torino. "La montagna non è solo uno scenario ma un luogo di apprendimento. Attraverso l’arrampicata, molti ragazzi hanno imparato ad accettarsi, superare limiti mentali e relazionarsi con gli altri", spiega Gian Piero Porcheddu, direttore di Coesioni Sociali.

Questo viaggio educativo ha coinvolto giovani provenienti da centri residenziali, giovanili e dai servizi di supporto territoriale della provincia Granda, sottolineando il valore terapeutico ed educativo che l’ambiente alpino sa trasmettere. "Non ci siamo fermati al chiuso: il nostro Laboratorio di arrampicata ci ha portati a toccare la roccia vera, in falesia, trasformando lo sport in un’esperienza di vita."

Il cortometraggio "Portami su" non è solo un racconto visivo ma anche una testimonianza delle emozioni vissute dai ragazzi durante il percorso. L’idea è nata dal desiderio di fissare in immagini il significato di questa esperienza. Per farlo, è stato coinvolto Andrea Gallo, nome noto dell’alpinismo e oggi videomaker, che con entusiasmo ha collaborato alla realizzazione del filmato. "Andrea ha colto l’anima del progetto, trasformandola in un racconto che speriamo possa ispirare altri giovani a intraprendere percorsi simili", aggiunge Porcheddu.

Il progetto ha puntato a sviluppare modelli educativi in grado di potenziare la fiducia, le capacità relazionali dei partecipanti. L’arrampicata, con il suo equilibrio tra sfida e concentrazione, si è rivelata uno strumento potente per generare autostima e coesione. "Portami su" celebra anche il valore della collaborazione tra enti: il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione CRC, con la collaborazione del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna) e della sezione di Montagnaterapia di Alba, che hanno contribuito a dare visibilità all’iniziativa.

"Ci auguriamo che esperienze come questa possano diventare parte integrante di nuovi progetti educativi, capaci di affrontare le fragilità dei giovani con strumenti innovativi. Il CAI di Alba, sempre attento a queste progettualità con i minori, vuole dare ampio risalto a queste esperienze e si rende disponibile a sostenerle con la propria attività di divulgazione e di intervento a livello di volontariato", conclude Porcheddu. La montagna diventa così non solo uno spazio di libertà, ma anche un laboratorio di vita, dove superare ostacoli non è solo una questione di tecnica, ma anche di cuore.

La proiezione di "Portami su", accompagnata dalla presentazione e dal dibattito a cura di Gian Piero Porcheddu e Giovannino Massari, sarà un’occasione per conoscere da vicino un progetto che unisce sport, educazione e montagna, lasciando un messaggio di speranza e condivisione.

d.v.

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