Attualità - 30 dicembre 2024, 07:52

Bra ha celebrato l’anniversario dell’apparizione della Madonna e l’apertura del Giubileo [FOTO]

Campane a festa domenica 29 dicembre al Santuario “giubilare” della Madonna dei Fiori

Le celebrazioni per l’anniversario dell’Apparizione della Madonna e per l’apertura del Giubileo a Bra

Le celebrazioni per l’anniversario dell’Apparizione della Madonna e per l’apertura del Giubileo a Bra

La festa della Santa Famiglia ha aperto la celebrazione solenne del 29 dicembre al Santuario della Madonna dei Fiori, a Bra, nel 688° anniversario dell’Apparizione di Maria a Egidia Mathis.

Tantissimi fedeli hanno sostato in preghiera davanti alla statua della Vergine e presso il pruneto fiorito, fin dal mattino. Alle 9 la Messa è stata presieduta da don Marco Panero, docente di filosofia morale all’Università Pontificia Salesiana e Consigliere della Penitenzieria Apostolica, che aveva già guidato il tradizionale Triduo di preparazione.

Il sacerdote salesiano ha esortato tutta l’assemblea ad affidarsi alla Madonna, madre di misericordia e madre della speranza che non delude, come ci insegna il messaggio al centro del Giubileo 2025, che si è aperto ufficialmente il 24 dicembre.

In questo senso, don Marco ha incoraggiato a vivere il Giubileo con fervore spirituale, alzando gli occhi dalle preoccupazioni, nutrendo la fede e la speranza, perché «La vita non è un vagabondare, ma un pellegrinaggio verso Dio».

La festa è stata doppia per l’apertura dell’Anno Santo anche sul territorio braidese, secondo quanto scritto da papa Francesco nella Bolla di indizione Spes non confundit. «Stabilisco che domenica 29 dicembre 2024, in tutte le cattedrali, i Vescovi diocesani celebrino la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare». Hanno suonato anche le campane e si sono aperte le porte Sante delle chiese dell’Arcidiocesi di Torino. E così è avvenuto anche a Bra.

La porta Santa ad aprirsi è stata proprio quella del Santuario della Madonna dei Fiori, con un solenne rito e la benedizione del rettore don Gilberto Garrone. Le campane a festa hanno annunciato l’inizio del tempo di particolare grazia, rimandando, per analogia, allo strumento (Jobel) con il quale l’Antico Testamento annunciava il Giubileo. 

Seguendo il percorso di conversione spirituale indicato da papa Francesco, la visita alle chiese giubilari consente di ottenere l’indulgenza plenaria, vale a dire la liberazione per intero della pena temporale dovuta per i peccati che, altrimenti, andrebbe scontata in Purgatorio.

«Tutti i fedeli veramente pentiti, escludendo qualsiasi affetto al peccato e mossi da spirito di carità e che, nel corso dell’Anno Santo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, dal tesoro della Chiesa potranno conseguire pienissima indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati, da potersi applicare alle anime del Purgatorio in forma di suffragio».

È quanto si legge nelle norme per la concessione dell’indulgenza plenaria nel Giubileo ordinario del 2025, diffuse dalla Penitenzieria apostolica, in cui si dispone che i fedeli potranno ottenere l’Indulgenza Giubilare concessa dal Papa «Se intraprenderanno un pio pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare» oppure, a Roma, raggiungendo almeno una delle quattro Basiliche Papali Maggiori di San Pietro in Vaticano, di San Giovanni in Laterano, di Santa Maria Maggiore, di San Paolo fuori le Mura per ricevere l’indulgenza. Spiegato in poche parole, il cammino suggerito è una vera e propria occasione di rinascita.

Silvia Gullino

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