"Un’esperienza da ripetere!". Così il 41enne fossanese Subash Manini commenta la comparsata che nell’ultimo giorno dell’anno, martedì 31 dicembre, lo ha visto tra i concorrenti della popolare trasmissione televisiva "L’Eredità".
Nato in India, tecnico informatico impiegato alla Eurostampa di Bene Vagienna, sportivo appassionato di maratona con un’adorazione per i cani, racconta così la sua esperienza.
"Dopo aver chiamato a novembre il numero 'in sovraimpressione' sono stato ricontattato dalla Rai per un provino via Skype, dopodiché ho ricevuto la piacevole telefonata da parte della produzione per recarmi a Roma a registrare la puntata. Mi hanno chiesto di portare diversi cambi abiti e di vestirmi in modo elegante e colorato. Era l’ultima puntata dell’anno, per cui si sono stabiliti con costumista e autori gli abiti 'di scena'. Una volta lì abbiamo ripassato il gioco con una persona della produzione, siamo andati al trucco e 'parrucco', alla mensa Rai e poi dritti in studio. Prima di andare in onda, il presentatore Marco Liorni ha chiesto a noi 7 concorrenti le nostre passioni, hobby, interessi, scherzando con noi e col pubblico".
Poi la gara: "I primi giochi per me sono andati molto bene – spiega –, ho risposto correttamente a tutte le domande, ma sono caduto sui 'Paroloni', gioco col quale bisogna indovinare il significato di una parola impossibile. Dovendo andare in sfida con un altro ragazzo, Lorenzo, non sono riuscito a batterlo nel gioco della 'Scalata', dove occorre completare in successione le parole, data la definizione del presentatore. Sono uscito proprio prima del 'Triello', alle ore 19.30, e non mi sono aggiudicato il diritto di poter tornare il giorno dopo, garantito solo a chi accede al Triello".
Prima del congedo un simpatico siparietto con lo stesso conduttore, che peraltro poche ore più tardi, sempre sugli schermi di Rai Uno, avrebbe presentato un seguitissimo spettacolo di Capodanno. "Ci siamo salutati con questo momento divertente, in cui gli dico che penso di essere stato un cane nella mia vita passata". "Perché quando ti avvicini a loro ti riconoscono?", ha scherzato Liorni prima di un caloroso abbraccio di saluto.