Copertina - 05 gennaio 2025, 00:00

AFP Cuneo, un centro giovane e dinamico che forma operatori del benessere guardando al futuro

Il direttore Federico Matteodo: “Da 70 anni lavoriamo sul territorio e per il territorio”

L'evento promosso a Cuneo per i 70 anni di AFP

L'evento promosso a Cuneo per i 70 anni di AFP

Da settanta anni l'AFP, Azienda di Formazione Professionale di Dronero, è uno dei più importanti poli della formazione professionale in Piemonte. Conta quattro sedi (due a Dronero, una a Cuneo e una a Verzuolo), sessanta dipendenti, centoventi consulenti professionali e oltre duemila persone formate all'anno.

Oggi andiamo a conoscere il Centro di Formazione Professionale di Cuneo che opera dal 1998 ed eroga percorsi formativi del settore benessere. Il direttore è Federico Matteodo, 45 anni, entrato in azienda 25 anni fa nelle vesti di formatore.

Entriamo nel dettaglio. Quali sono i numeri del CFP di Cuneo e quali i percorsi erogati agli studenti?

Il CFP di Cuneo si trova in via Tiziano Vecellio 8/C da dieci anni. Prima eravamo nei locali della biblioteca in via Santa Croce. Abbiamo circa duecento studenti stabili suddivisi su otto classi. I formatori sono una ventina, a cui si aggiungono i professionisti per i corsi a spot. Eroga percorsi formativi del settore benessere: la qualifica triennale di Acconciatore e quella di Estetica. Inoltre, sono attivi il Diploma (IV^ anno) di Acconciatura abilitante e l’Estetista abilitante. Garantisce altresì la formazione in ambito amministrativo, informatico, sanitario e all’apprendistato. Presso il CFP è presente lo sportello di orientamento e quello dei Servizi al lavoro (SAL).

Il nostro Centro luminoso e moderno è in crescita: è previsto l'ampliamento dei locali per accogliere più giovani e nuovi laboratori, con aule adeguate e innovative.

A differenza degli altri Centri, il vostro richiama un pubblico prettamente femminile. Tuttavia la presenza maschile inizia a farsi sentire.

Esatto. Se l'Estetica rimane di appannaggio femminile, riscontriamo invece un crescente interesse da parte dei ragazzi per il mondo Acconciatura e Barberia. I maschi sono una buona percentuale ed è per questo che, da un paio di anni a questa parte, abbiamo aggiunto dei moduli di insegnamento specifici sulla Barberia. È un settore sempre più richiesto ed apprezzato.

L'obiettivo, per una azienda come la vostra, è quella di insegnare un mestiere ai ragazzi. Qual è la percentuale di impiego per chi termina il percorso professionale?

I giovani che si affacciano nei nostri centri sono caratterizzati da una spiccata manualità che viene messa alla prova ed affinata nei laboratori, durante le ore di stage/alternanza e di tirocinio estivo.

Nel nostro Centro abbiamo laboratori all'avanguardia con tutte le attrezzature necessarie e diversi macchinari che fanno sperimentare trattamenti e servizi avanzati.

Al termine, in particolare chi consegue l'abilitazione, ha molte opportunità di lavoro. Sul mercato, la domanda per gli operatori del benessere è molto alta, in particolare nel settore Acconciatura.

Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale la collaborazione con il territorio.

La collaborazione con il territorio è costante. Siamo sempre alla ricerca di saloni che garantiscano buone esperienze per le nostre ragazze e i nostri ragazzi, i quali arrivano non solo da Cuneo, ma da diversi angoli della Provincia. Diciamo che c'è una forte mobilità e, a livello territoriale, una forte domanda.

Inoltre la collaborazione con le aziende di settore è fondamentale per aggiornare il nostro parco macchine e i nostri docenti.

Ma non solo. Da parecchi anni AFP Cuneo collabora con associazioni culturali cittadine per spettacoli e rappresentazione teatrali: i nostri studenti forniscono i servizi di trucco e acconciatura. Lo fanno molto volentieri, nonostante siano lavori fuori dall'orario scolastico. Quest'anno abbiamo collaborato a due opere teatrali, nei mesi di settembre e ottobre, dietro le quinte del teatro Toselli. Sono importanti esperienze sul campo, per mettersi alla prova con persone esterne al circuito scolastico.

A proposito di territorio, il primo appuntamento per festeggiare i 70 anni di storia dell'AFP si è svolto a Cuneo nel febbraio scorso. In quell'occasione si è dialogato proprio sul concetto di territorio e sulle sue dinamiche di sviluppo. 

È stato un bel momento che ha aperto le celebrazioni del nostro importante anniversario. Un evento molto partecipato da tutti gli stakeholder.

Personalmente ho avuto il privilegio di far dialogare il paesologo Franco Arminio con il giovane biologo dronerese Matteo Tolosano. Inoltre, un folto gruppo di studentesse dell'AFP Cuneo si è messo a disposizione per il servizio di accoglienza e assistenza.

Formate i giovani per il mondo del lavoro ma li accompagnate anche in un percorso di crescita personale, facendo loro acquisire soft skills.

Oltre alle competenze tecniche, lavoriamo sulla persona e le soft skills, quelle abilità personali e competenze trasversali che vanno oltre il titolo di studio. Le aziende apprezzano e richiedono un certo atteggiamento e una certa propensione verso il cliente. Poi la tecnica può essere affinata, ma un sorriso e un bel modo di fare fanno la differenza.

Abbiamo quindi moduli formativi legati all'accoglienza verso il cliente con simulazioni.

Inoltre puntiamo anche sugli Open Day: giornate in cui vengono accolti utenti esterni per offrire loro servizi. Lo facciamo generalmente con le famiglie degli studenti, ma l'anno scorso abbiamo organizzato un Open Day per docenti di inglese, in modo da mettere alla prova i ragazzi anche sulle lingue straniere.

Ci tengo poi a citare il progetto 'Benvenuti' per l'accoglienza dei nuovi studenti, con due giorni in montagna per le classi prime e la sperimentazione di diversi sport, tra cui canoa, arrampicata, basket, e parkour. Sono due le finalità: fare team building e avvicinare i ragazzi alla pratica sportiva.

E poi fate viaggiare i vostri studenti. Da tempo avete attivato per ragazzi e docenti il progetto Erasmus.

Da qualche anno, grazie all'affiliazione con i Salesiani, aderiamo ai bandi di mobilità Erasmus per far svolgere tre settimane di lavoro in saloni all'estero. L'anno scorso siamo stati a Valencia, in Spagna, dove torneremo anche quest'anno.

La mobilità vale anche per lo staff. L'anno scorso un gruppo di docenti è stato a Bruxelles per fare esperienza all'estero e valutare diverse modalità didattiche e di lavoro.

Come gestite il rapporto con le famiglie dei vostri allievi?

Esattamente come negli altri Centri, esiste la figura del tutor, l'anello di congiunzione tra studenti, docenti e famiglie. Una figura fondamentale che favorisce l'ascolto e facilita il percorso formativo. Il tutor esercita la funzione di controllo sui ragazzi e coinvolge le famiglie nel percorso educativo dei figli.

C'è uno scambio continuo. Abbiamo incontri canonici con i genitori e momenti di condivisione prima dei momenti cruciali, come l'inizio del percorso formativo, la partenza di uno stage, o di un Erasmus.

Il Centro di Formazione Professionale di Cuneo ha una particolare attenzione verso il mondo della fragilità.

Da qualche anno abbiamo attivato il percorso Fis, la formazione in situazione: un approccio di successo per l’inserimento lavorativo di soggetti con disabilità psichiatrica, in collaborazione con Confindustria Cuneo ed associazioni del territorio. Ci sono gruppi ridotti, composti da 6/7 ragazzi o adulti, che vengono formati in aula e poi inseriti in aziende del territorio attraverso un tirocinio che ha un robusto tutoraggio individuale da parte di AFP.  Lo facciamo per tutti i settori e la maggior parte di queste persone si colloca nel mondo del lavoro, proprio grazie ad un percorso di valorizzazione delle attitudini individuali.

Inoltre collaboriamo con associazioni del territorio per offrire i nostri servizi nelle residenze per anziani. Abbiamo anche Open Day in cui i nostri ragazzi si prendono cura di anziani o di persone con disabilità. Esperienze arricchenti da tanti punti di vista che prevedono il confronto con clienti molto diversi tra di loro.

Fare il direttore non è semplice. Ma poter contare su una squadra coesa può fare la differenza.

L'AFP di Cuneo è un centro giovane e dinamico. Ho la fortuna di dirigere un gruppo con tante intelligenze che, quando lavorano insieme, ottengono grandi risultati.

Ogni figura rappresenta un tassello unico e fondamentale: dalla segreteria ai formatori che promuovono esperienze di apprendimento autentiche, fino al referente degli stage e delle alternanze scuola-lavoro. Senza contare le operatrici del SAL che creano i percorsi di inserimento. Ma anche le collaboratrici scolastiche che si prendono cura del centro e dei ragazzi.

Tutti hanno grandi potenzialità e il ruolo direttore è quello di accompagnarli nel lavoro e attrarre talenti. Ci troviamo abitualmente insieme o per sottogruppi di lavoro: il confronto è un elemento importante e strategico per chi accompagna i giovani a realizzarsi verso il futuro.

Lei nasce come formatore. Le è servito questo percorso per andare a ricoprire oggi il difficile ruolo di direttore di Centro?

Nasco come formatore sulle tecnologie digitali. Venticinque anni fa sono partito dalla formazione diretta in classe, poi mi sono occupato di coordinamento didattico e sistemi informativi di gestione. In questo ambito ho avviato il progetto 'Scuola Digitale', partito da dieci anni con un bando della Regione Piemonte. Un progetto grazie a cui, oggi, tutti gli studenti usano tablet individuali in classe e possono disporre di materiale didattico in modalità digitale. È una grande opportunità per loro perche questi dispositivi permettono una didattica attiva, sono compensativi per chi ha disturbi dell'apprendimento e anche molto vicini al mondo dei giovani. L'utilizzo dei tablet è controllato per creare esperienze di apprendimento utili e autentiche. Infatti, ci tengo a dire, che ritiriamo il cellulare dei ragazzi tutte le mattine.

Partire da formatore mi ha sicuramente aiutato. Condividere le fatiche dell'insegnamento aiuta a decidere e prendere scelte per il Centro. Insomma, capisco davvero le questioni e le problematiche dei colleghi.

Lei è direttore del Centro di Cuneo da febbraio 2024. Il bilancio di questo primo anno?

È stata una bella sfida, un impegno importante. Non ho preso alla leggera il fatto di avere la responsabilità su studenti e colleghi.

Sicuramente manca il rapporto diretto in aula che si è trasformato, ma io sono comunque un direttore molto presente. Abitualmente frequento corridoi e aule, perchè ritengo importante il contatto diretto.

Oggi il mio è un ruolo di servizio: sono a disposizione di colleghi e studenti. E provo una grande soddisfazione nel vedere i giovani contenti del percorso formativo e dell'esperienza quotidiana al Centro. Così come sono grato per tutti i ragazzi che tornano a salutarci e a raccontare i loro progressi lavorativi. Sono il nostro orgoglio.

Cristina Mazzariello

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