Eventi - 19 gennaio 2025, 15:55

A Neive la comunità ortodossa celebra l'Epifania con il 'tuffo' nelle acque del fiume Tanaro

La comunità macedone si raccoglie in un rito tradizionale molto sentito. Presente anche una troupe della Sitel TV

L'anno solare medio dura un po’ meno di 365 giorni e 6 ore, così nel passar del tempo si creò un progressivo allontanamento del reale equinozio di primavera, con il conseguente problema del calcolo della Pasqua, stabilita per la prima domenica dopo il plenilunio di primavera. Nel 1582 si decise di intervenire sul calendario giuliano, con la “soppressione” di alcuni giorni del mese di ottobre e via via entrò in vigore il calendario gregoriano. Ma il precedente viene utilizzato ancor oggi dalla chiesa ortodossa per calcolare le festività, per cui l’Epifania viene a cadere con 13 giorni in ritardo, il 19 di gennaio.

I credenti ortodossi replicano ogni anno il rito del battesimo di Gesù nel Giordano, in uno specchio d’acqua, e nell’albese il luogo prescelto è il fiume Tanaro, sulla riva destra orografica (in genere, ma dipende da quanta acqua c’è nel fiume) tra Neive e Castagnito, in frazione Baraccone.

Complice la data domenicale, quest’anno sono state parecchie centinaia le persone che hanno assistito all’evento, cominciato con la S. Divina Liturgia, presieduta dal metropolita Pimen, per proseguire con la Grande Benedizione delle acque e la processione verso il fiume.

Sulla riva, affollatissima si è celebrata la Litania della Teofania, a cui ha fatto seguito la calata della Santa Croce. Nelle acque è stato lanciato un crocifisso in legno decorato ed un gruppo numeroso di persone si è tuffato nelle acque gelide, recuperandolo.

Il più veloce è stato il ventunenne Boban Atanasov, agricoltore di Castelnuovo Belbo, a cui toccherà l’onore di andare nelle case dei fedeli per consegnare l’acqua santa e raccogliere offerte da destinare alla chiesa.

Il reverendo Padre Mihajlo Matevski, riferimento da anni della chiesa ortodossa macedone “San Michele Arcangelo” di Neive, ricorda sempre:

La parte importante della Fede è la festa in sé e la relativa liturgia, mentre il tuffo nel fiume è una tradizione popolare. Tuttavia è un momento importante di aggregazione per tutta la nostra comunità e un richiamo alle nostre tradizioni”.

Sono più di nove mila i macedoni residenti nel Sud del Piemonte, quasi la metà risiedono in provincia di Cuneo, altri nella vicina Canelli e Nizza Monferrato, nell'astigiano. Hanno partecipato alla cerimonia odierna alcune centinaia di persone, alcune arrivate direttamente dalla Macedonia, il sindaco di Neive Paolo Piccinelli, la vicesindaca Luisa Boffa e una troupe della Tv macedone Sitel TV.

Silvano Bertaina

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