Curiosità - 20 gennaio 2025, 17:52

Luciana Littizzetto indirizza la sua prima letterina dell’anno alla piccola Mirabel, nata "con la camicia" all’ospedale di Verduno

Il messaggio durante la puntata di ieri della popolare trasmissione di Fabio Fazio  "Che tempo che fa"

Luciana Litizzetto

Luciana Litizzetto

"Carissima Mirabel, venuta al mondo il primo gennaio, quindi ti abbiamo appena immatricolata. Son sicura che l’Italia ti piacerà, c’è un sacco di gente stordita ma simpatica, si mangia bene e non s’invecchia mai, infatti vedrai che prima dei settant’anni non ti manderanno in pensione".

Sono le parole che Luciana Litizzetto ha rivolto ieri alla piccola Mirabel Ramognini Piras, prima nata dell’anno nuovo all'ospedale "Michele e Pietro Ferrero" di Verduno, venuta alla luce il 1° gennaio senza la rottura del sacco amniotico.

L’occasione è stata la puntata di ieri della popolare trasmissione televisiva "Che tempo che fa".  L’abituale spazio è andato in onda nel corso di una puntata davvero molto seguita, che ha visto come ospite la giornalista Cecilia Sala, liberata dopo 21 giorni di prigionia in Iran, e Papa Francesco.

Nel messaggio tanti spunti dell’attualità di questo inizio d’anno: "(…) se dovrai prendere un treno - ha detto l’attrice e comica torinese rivolta alla neonata – ti conviene andare in stazione con la brandina, perché quello delle 19 partirà alle 7 del giorno dopo con sole 12 ore di ritardo (…). Anche la nostra giustizia è un po’ lenta, al momento la Cassazione sta per emettere il verdetto su Bruto e Cassio per l’assassinio di Giulio Cesare e il Tar del Lazio per sancire se le oche del Campidoglio devono pagare per schiamazzi notturni".

"Sai Mirabel – ha proseguito – l’Italia è una nazione piena di bellezza e di gente per bene, ma è tanto stanca e con una fottutissima paura del futuro. Ti prego Mirabel, tu almeno non avere paura. Il futuro è tuo, è vostro. Prova a fare meglio che puoi, conta sulla tua camicia se vuoi, ma tirati su le maniche".

Prima del congedo un omaggio a uno dei prodotti simbolo della capitale delle Langhe: "Post scriptum. Ho scoperto che sei nata nell’ospedale che si chiama Ferrero, per cui non ti mancherà mai la Nutella".

Redazione

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