Politica - 23 gennaio 2025, 19:00

Quanti immobili sfitti ad Alba? Un’indagine presto darà risposta

L’impossibilità di trovare casa in affitto è una situazione a geometria variabile, particolarmente penalizzante per le persone straniere

Tra i fattori con cui chi governa deve misurarsi

Tra i fattori con cui chi governa deve misurarsi

La piena realizzazione del diritto alla casa, del diritto a un riparo, è tutt'altro che semplice da assicurare. Tra i fattori con cui chi governa deve misurarsi, c’è la scarsità di immobili disponibili e di immobili per l'edilizia sociale. In risposta all'emergenza abitativa, il sindaco di Alba Alberto Gatto ha recentemente annunciato l'intenzione di effettuare una mappatura di tutti gli alloggi sfitti presenti in città. L'obiettivo è quello di individuare soluzioni concrete per combattere la carenza di abitazioni disponibili e offrire sistemazioni dignitose a chi ne ha bisogno.

Certamente la diffusa situazione di carenza abitativa è persistente e sistemica e influenzata da questioni di carattere economico, sociale e culturale che differiscono in base alla posizione geografica. Per dare una risposta efficace alle esigenze di Alba occorre dunque comprendere in maniera approfondita quale sia la domanda e l’offerta di alloggi sul territorio. 

Durante l’ultimo incontro della IV Commissione consiliare permanente, avvenuto ieri, 22 gennaio, l’assessora alle Politiche sociali e familiari della città di Alba Donatella Croce ha specificato i contorni della prossima iniziativa dell’Amministrazione. Si è deciso di affidare la ricognizione delle abitazioni sfitte a un’agenzia specializzata. Specifica Croce: “Stiamo incontrando agenzie che hanno svolto questo lavoro per altre città, in precedenza, per chiedere loro dati affidabili su cui basare le nostre politiche abitative e anche di proporre soluzioni sulla base delle esperienze pregresse”.

Questo censimento della disponibilità immobiliare albese raccoglie le perplessità del Consigliere di minoranza Lorenzo Barbero, che teme possa suffragare decisioni scongiurabili per i locatari. Fra i regolamenti comunali della città di Torino è inserita una norma che aumenta le imposte per chi lascia sfitti gli appartamenti che possiede. È una norma divisiva e, assicura Croce, non rientra nei piani dell’Amministrazione alcun aumento delle imposte comunali come l’IMU sulla seconda casa, anche perché – sostiene l’assessora – precedenti sperimentazioni hanno già evidenziato l’inefficacia di tali misure nell’incrementare la disponibilità di alloggi.

La mappatura fa parte di un progetto di politiche abitative più ampio, al quale il team del sindaco Gatto sta lavorando già a partire dai mesi di campagna elettorale e dagli incontri con la cittadinanza, e che al momento si trova nella fase di indagine conoscitiva sui profili critici.

Trovare casa in affitto ad Alba non è arduo per tutti nella stessa misura. Questa problematica è accentuata per le persone straniere, e non per tutte l’impossibilità è questione di budget.

A dimostrazione di ciò, viene portata all’attenzione della Commissione la storia di un giovane extracomunitario in Italia da alcuni anni. Nonostante il regolare contratto di lavoro presso una ditta metalmeccanica e uno stipendio mensile di €1900, questa persona ha dormito in macchina per diverso tempo, fino a che l’intervento della Frati Minori Piemonte Onlus come garante per l’affitto non gli ha assicurato un tetto sotto al quale ricongiungere la propria famiglia. Fra Mauro Battaglino porta avanti progetti di autonomia abitativa e inserimento lavorativo per diversi giovani del territorio e proprio dai suoi resoconti provengono all’assessorato le conferme che un pregiudizio razziale è radicato, dal momento che attualmente a suo nome sono stipulati 15 contratti di locazione il cui canone è sostenuto dagli inquilini. Il ruolo di garante, in una certa misura, è controverso perché in assenza di discriminazione non sarebbe certo necessario.

Ciascun membro della Commissione riunita respinge con forza, a nome dei cittadini, le accuse generalizzate di razzismo che hanno investito la città di Alba, particolarmente a seguito della tragica morte di Issa Loum e Mamadou Saliou Diallo. Alba, città accogliente, ha tuttavia delle innegabili ombre. Tra chi opera per trovare una casa agli stranieri, qualcuno ha riferito all’assessora Croce un duro rifiuto ricevuto per telefono da un’agenzia immobiliare albese. “Non chiamarmi più, noi non affittiamo ai n***i” avrebbe detto l’agente immobiliare. L’oggettiva difficoltà per le persone straniere nel trovare alloggio è un ostacolo tra gli ostacoli che affronta chi lavora per garantire il diritto alla casa per tutti.

Eleonora Ramunno

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