Agricoltura - 30 gennaio 2025, 10:59

Agricoltori nuovamente in piazza, Allasia (Confagricoltura Piemonte): "Condividiamo i motivi delle proteste, non si può rimandare"

"Serve procedere subito con una profonda riforma della Politica Agricola Comune"

Il corteo dei trattori in viale degli Angeli a Cuneo

Il corteo dei trattori in viale degli Angeli a Cuneo

 Esprimiamo vicinanza a chi sta manifestando, condividiamo i motivi delle proteste, e come Confagricoltura siamo in pressing sul Governo, in Italia e in Europa, su molti dei temi oggetto del malumore degli imprenditori del comparto primario”, così Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Piemonte commenta le manifestazioni degli agricoltori in corso a Cuneo, come in altre aree del Piemonte e d’Italia.

Proprio in questi giorni la Giunta nazionale di Confagricoltura è tornata a riunirsi a Bruxelles per rimarcare come le priorità per il settore primario italiano siano legate a doppio filo all’Europa. L’associazione ha ribadito la necessità di un Piano strategico dell’Unione che punti sul rafforzamento della competitività del settore. Semplificazione burocratica, agevolazioni nell’accesso al credito, programmi di gestione del rischio: sono le misure immediate di cui necessitano le imprese. A livello di politica comunitaria, ancora una volta Confagricoltura chiede un’azione immediata sulla PAC e sul budget destinato all’agricoltura, soprattutto a fronte di un allargamento a più Paesi.

La transizione verde necessita di norme in grado di garantire un futuro alle aziende agricole e la sicurezza alimentare per i cittadini – dichiara AllasiaL’Europa deve necessariamente cambiare passo, dando agli agricoltori gli strumenti per raggiungere gli obiettivi di maggiore sostenibilità ambientale aumentando però la capacità produttiva. Occorre rivedere le politiche europee dedicate all’agricoltura, canalizzando risorse a favore delle aziende professionali che possono davvero rappresentare il futuro del comparto. Serve un piano di crescita a lungo termine, lontano dalle strette ideologie che hanno penalizzato l’Ue in questi anni e capace di dare alle imprese agricole competitività e giusto reddito”.

L’impatto del cambiamento climatico e le difficoltà incontrate dagli imprenditori a causa dell’aumento dei costi di produzione permangono in cima alla lista dei fenomeni da monitorare e contenere con immediatezza, introducendo ricerca e innovazione, con sforzi equilibrati tra pubblico e privato. I dossier già affrontati da Confagricoltura restano temi sul tavolo, da affrontare il prima possibile con le istituzioni nazionali ed europee.

Tra questi vi sono, soprattutto, le emergenze sanitarie che stanno interessando il settore zootecnico: la nuova ondata di influenza aviaria che sta colpendo in particolare Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, allarma anche gli allevatori piemontesi e preoccupa l’intero settore zootecnico, già alle prese con la PSA nel comparto suinicolo e la Blue Tongue in quello bovino. Davanti a queste emergenze l’appello è a un ulteriore sforzo dal punto di vista della biosicurezza nelle strutture, a fronte del rischio di abbattimenti e dei conseguenti lunghi tempi nell’erogazione dei ristori, nonché delle risorse disponibili.

Per questi motivi come Confagricoltura abbiamo avanzato la richiesta di attivare la riserva di crisi dell’Ue – dice Allasia –, mentre restiamo in attesa di una svolta concreta sul Piano regionale per la qualità dell’aria che obbliga le nostre stalle ad adeguamenti molto onerosi”.

È una fase molto impegnativa per tutto il nostro settore, non solo per la zootecnia: clima, transizione ecologica e accordi internazionali saranno il fil rouge dell’anno appena iniziato. Quella del 2024 è stata l’annata più calda di sempre, con profonde ripercussioni sui raccolti di cereali e ortofrutta. Il comparto della frutta fresca, ad esempio, a causa del cambiamento climatico e delle conseguenti fitopatie, in dieci anni ha ridotto la produzione di un terzo e le aumentate importazioni di frutta dall’estero minano la competitività delle imprese italiane – continua Enrico Allasia –. Apprezziamo lo sforzo del Governo che, nell’ambito della legge di bilancio, ha ridotto la pressione fiscale, utile a dare slancio all’economia, e inserito le misure che favoriscono il processo di innovazione e la ricerca in ambito agricolo. Tuttavia, occorre verificare con il Governo come individuare le risorse economiche per stabilizzare e proteggere il reddito degli agricoltori, in particolare quelli colpiti da fitopatie ed epizoozie, con un maggiore controllo della fauna selvatica”.

Infine, conclude Allasia, “Siamo vigili sul tema degli accordi internazionali: l’intesa UE-Mercosur (il mercato comune sudamericano), ad esempio, non garantisce equità e reciprocità nei rapporti, né protezione per il nostro modello agricolo”.

comunicato stampa

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