Economia - 05 febbraio 2025, 12:28

Pandoro Gate, nelle mail aziendali gli attriti tra i team Balocco e Ferragni: "Prende meriti che non ha"

Dai documenti della Guardia di Finanza informativa svela il malumore di alcuni dirigenti delle società coinvolte: "Mi verrebbe da rispondere che in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante..."

Pandoro Gate, nelle mail aziendali gli attriti tra i team Balocco e Ferragni: "Prende meriti che non ha"

Chiara Ferragni dovrà comparire in tribunale il prossimo 23 settembre per rispondere dell'accusa di truffa aggravata, in relazione alle operazioni commerciali legate al Pandoro Balocco Pink Christmas (Natale 2022) e alle Uova di Pasqua Chiara Ferragni - Sosteniamo i Bambini delle Fate (Pasqua 2021 e 2022). Il provvedimento, che riguarda anche altre tre persone, arriva dopo mesi di indagini della Procura di Milano e un continuo confronto tra i magistrati e i legali della nota influencer.

L'imprenditrice digitale, che conta oltre 28,6 milioni di follower, ha già provato a rimediare: 3,4 milioni di euro sono stati destinati a iniziative benefiche, tra cui un milione di euro devoluto all'ospedale Regina Margherita di Torino. Una donazione che mirava a sanare l'errore di comunicazione che aveva indotto molti consumatori ad acquistare il pandoro, convinti di contribuire direttamente alla beneficenza.

Lo scorso luglio, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva annunciato che Ferragni aveva effettuato un bonifico da 1,2 milioni di euro all'impresa sociale I Bambini delle Fate, come compensazione per le polemiche sorte attorno alle uova pasquali. A fine 2024, l'influencer ha siglato un accordo con Codacons e Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi, impegnandosi a risarcire gli acquirenti del pandoro e a donare 200.000 euro a un ente in difesa delle donne vittime di violenza.

"Credevo sinceramente che non servisse un processo per dimostrare di non aver truffato nessuno" ha dichiarato Ferragni. "Convivere per ancora chissà quanto con questa accusa, che ritengo del tutto ingiusta, pesa su di me e sulla mia famiglia. Sono però serena e ancor più determinata, certa che la mia innocenza verrà pienamente dimostrata".

I dubbi interni e le perplessità delle aziende coinvolte

Nel frattempo, emergono dettagli inediti dai documenti della Guardia di Finanza: un'informativa svela il malumore di alcuni dirigenti delle aziende coinvolte. In una mail di Cerealitalia, si sottolinea che la frase "acquistate l'uovo per sostenere" sarebbe "fuorviante", poiché le vendite non influenzavano l'importo delle donazioni. Ancora più espliciti i messaggi interni a Balocco, che evidenziano attriti con il team di Ferragni. "Mi verrebbe da rispondere che in realtà le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante..." scrive una dipendente all'amministratrice delegata Alessandra Balocco, che replica: "Hai perfettamente ragione. Si attribuiscono meriti che non hanno, ma il buon Dio ne terrà conto al momento opportuno".

Le tensioni crescono quando scatta la perquisizione nelle sedi delle aziende Ferragni. Un messaggio WhatsApp diramato al team invita a non recarsi negli uffici. "Fabio (Damato, ex braccio destro dell'imprenditrice, ndr) mi ha chiesto di avvisarvi di non andare in ufficio in Tbs, c'è la Guardia di Finanza e stanno interrogando parte del team". Un altro messaggio, poche ore dopo: "Ragazzi, anche chi sta andando in Fenice non andate in ufficio. Sono arrivati anche lì, Fabio non vuole che inizino a interrogare tutti".

Redazione

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