Scuola e corsi - 23 febbraio 2025, 13:53

Studenti di Ceresole d’Alba a Cracovia e Auschwitz

Esperienza delle classi terze dell’IC Arpino di Sommativa Bosco in Polonia con il “Treno della Memoria”

Hanno visitato Cracovia e i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau per vedere, con i loro occhi, i teatri di una delle pagine più tragiche della storia recente: sono le studentesse e gli studenti delle classi 3A e 3B della Media di Ceresole d’Alba, parte dell’IC Arpino di Sommativa Bosco. 

La scuola, in accordo con i genitori, ha aderito al progetto “Treno della memoria”, il viaggio organizzato dall’omonima associazione per offrire ai giovani un’esperienza formativa davvero forte, tanto che, per la prima volta, l’iniziativa è stata aperta a ragazze e ragazzi della Secondaria di Primo grado in Piemonte. Ecco perchè, prima della partenza, hanno seguito due incontri di preparazione di carattere storico e psicologico. 

Il progetto è stato coordinato dalla professoressa Francesca Pirlato che ha accompagnato il gruppo insieme alla collega Maria Mazzotta e a Lucia Strippoli e Ester Cominetto, educatrici dell’associazione. La comitiva ha raggiunto Cracovia lo scorso 18 febbraio ed è rientrata in Italia il sabato seguente. 

«Abbiamo visitato il ghetto di Cracovia e il quartiere ebraico della città, la fabbrica di Schindler e i campi di sterminio – hanno spiegato le docenti -. Abbiamo condiviso emozioni e sensazioni, lacrime e abbracci tra di noi e con migliaia di studenti di altre scuole d’Italia che hanno partecipato al progetto. Crediamo che le ragazze e i ragazzi siano tornati arricchiti da questa esperienza, con una consapevolezza maggiore della storia che è stata, della presente e di quella futura». Anna Giordana, Dirigente scolastico dell’IC Arpino: «E’ stato indubbiamente un viaggio impegnativo però, insieme ai genitori, abbiamo pensato che alunne e alunni delle Terze di Ceresole avessero la maturità per affrontarlo e per trarne insegnamenti di valore». 

Lo dimostrano le diverse testimonianze raccolte al ritorno. «Quando sono entrato nei campi di concentramento sono diventato come un blocco di ghiaccio che si scioglie da dentro» ha detto Gabriele. Agata ha confessato che «ad Auschwitz, la rabbia mi è divampata dentro come un incendio: fatico a capire come possa essere successo tutto ciò»; Sara ha «provato un senso di vuoto e dispiacere paragonabile al nulla», mentre per Francesca «è un stato un viaggio che ti segna, che ti cambia e che ti insegna oltre quello che è scritto sui libri di storia».

c.s.

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