Game, set, match! Oggi, 4 marzo, si celebra la Giornata mondiale del tennis (World Tennis Day). Questa ricorrenza è stata istituita dodici anni fa nel centenario della Federazione Internazionale Tennis su prato, fondata a sua volta da dodici associazioni nazionali durante la conferenza di Parigi del 1° marzo 1913. Per l’occasione le organizzazioni di tennis di tutto il mondo incoraggiano le persone (soprattutto chi non si è mai cimentato) ad iniziare a giocare. Ma non solo, campi da tennis, circoli e club sportivi aprono le loro porte a tutti gli appassionati e magari proprio lì si stanno allenando i nuovi Jannik Sinner e Serena Williams.
Grazie ai vantaggi che apporta, alla possibilità di pratica outdoor e indoor, è uno sport che fa bene in ogni stagione e ad ogni età: ecco perché è quarto nella graduatoria delle discipline più praticate in Italia. Uno sport simbolico, con il terreno da gioco che sembra essere una metafora dell'esistenza: i tennisti siamo noi, e tutti i giorni ci giochiamo la nostra partita. Imparando dagli errori, allenandoci, migliorandoci. Per sfidare lealmente gli avversari (e gli ostacoli) con tutta la nostra grinta, il nostro sudore, la nostra voglia di vincere e di chiudere ogni game a testa alta. Colpendo quella pallina gialla con la nostra racchetta, alla ricerca del match point, del punto decisivo, della vittoria.
Così, in questa febbre collettiva che ci vede tutti in pantaloncini e maglietta (e magari pure una fascia in testa), dobbiamo riconoscere che il tennis è ormai protagonista della vita quotidiana. Merito anche dei nostri atleti azzurri, di un movimento che sta vivendo la sua epoca d’oro, consacrata dalla conquista della seconda Coppa Davis consecutiva con Jannik Sinner grande protagonista. L’altoatesino, ricordiamolo, quest'anno ha bissato anche gli Australian Open ed è saldamente numero uno del ranking ATP.
L’effetto Sinner ha fatto riscoprire agli italiani (un po' delusi dal calcio e dalle mancate soddisfazioni internazionali) la passione per il tennis. In realtà è da tempo che le scuole e i corsi di tennis sono in crescita, specialmente a Bra con il circolo Match Ball che vanta una grande tradizione in questo sport. Tutti a sognare - chissà - di replicare le imprese di Sinner e Berrettini, ma anche delle campionesse olimpiche Jasmine Paolini e Sara Errani. Che dite, ci iscriviamo?