Attualità - 06 marzo 2025, 19:00

A Borgo San Dalmazzo il palazzo in ristrutturazione in centro fa discutere

Dal Comune chiariscono: “Un progetto avviato con la precedente Amministrazione. Non è stato a suo tempo sottoposto al parere della Commissione Locale del Paesaggio non essendo un edificio di carattere storico/artistico”

A Borgo San Dalmazzo il palazzo in ristrutturazione in centro fa discutere

Ha fatto discutere alimentando la polemica anche sui social. Il palazzo in fase di ristrutturazione nella centrale via Garibaldi a Borgo San Dalmazzo ha diviso l'opinione pubblica tra chi grida allo scandalo per l'eccessivo impatto architettonico rispetto ad altri edifici storici e chi invece apprezza l'opera in prospettiva di una riqualificazione dell'intera via in chiave altrettanto moderna.

Al di là del gusto personale la riflessione si sposta sui permessi concessi da parte dell'ufficio tecnico dell'Amministrazione comunale e gli iter procedurali. 

Ci sembra doveroso chiarire il percorso di progettazione e autorizzazione dell’edificio sito in via Garibaldi che ha destato interesse nella comunità cittadina – fanno sapere dal Palazzo comunale -.

Per completezza pare opportuno premettere che il progetto in esame inizia il suo percorso nella primavera dell’anno 2022. 

Inquadramento normativo

L’area del centro storico della città di Borgo San Dalmazzo è individuata dal Piano Regolatore Generale Comunale nella cartografia come “zona R1” Complessi di interesse storico-artistico-ambientale” ai sensi del punto 1), 1° comma dell'art. 24 L.R. 56/77, che disciplina le parti del territorio comunale comprendenti gli insediamenti urbani aventi nel loro complesso carattere storico, artistico e/o ambientale ed il tessuto edificato di immediato intorno.

La zona R1 è disciplinata dall’art. 11 delle Norme Tecniche di Attuazione che rinvia alle tavole di Piano Regolatore Generale (PRG) per l’individuazione degli interventi consentiti sugli edifici esistenti.

Inoltre, il PRG all’art. 33 “Norme per i beni culturali ambientali” individua puntualmente edifici e manufatti per i quali il rilascio del titolo abilitativo è subordinato al parere vincolante della ex Commissione Regionale per i beni culturali ambientali – ora Commissione Locale del Paesaggio -, fatti salvi gli edifici vincolati ex L. 1089/1939 che sono sottoposti esclusivamente all'autorizzazione della competente Soprintendenza.

Pertanto, secondo quanto previsto dalle sopra riportate norme del Piano Regolatore, si delineava un duplice regime:

gli immobili specificamente individuati all’art. 33 dello strumento urbanistico, che vengono sottoposti obbligatoriamente a parere della Commissione Locale Paesaggio (CLP).
gli immobili vincolati ai sensi della normativa sui beni culturali (D. Lgs. 42/2004, ex R.D. 1089/1939), che vengono sottoposti obbligatoriamente al parere della Sovrintendenza.

Era comunque fatta salva la possibilità per l’Amministrazione, sentita la Commissione Edilizia, di richiedere il parere della C.L.P. o della Soprintendenza competente su ogni intervento concernente qualsivoglia immobile ricadente nel territorio comunale.

Per ovviare a questa situazione, per rendere più lineare, consono e virtuoso il percorso di riqualificazione del centro storico, l’attuale Amministrazione, anche su impulso della Commissione Edilizia da essa nominata, nell’ambito dell’approvazione di una Variante al P.R.G.C. entrata in vigore il 19/10/2023, ha disposto una modifica al suddetto comma 3 dell’art. 33 delle NTA, in forza della quale sono sottoposti al parere della CLP non solo gli immobili, ma anche le aree di interesse storico-artistico in zona R1.

La premessa è doverosa - proseguono dal Comune - per spiegare che l’intervento in questione non è stato a suo tempo sottoposto al parere della Commissione Locale del Paesaggio non essendo progettato su un immobile vincolato da P.R.G.C. ed essendo un edificio privo di carattere storico/artistico. E’ stato autorizzato dall’ufficio urbanistica con un permesso a costruire oneroso per ristrutturazione in data antecedente alla suddetta modifica fortemente voluta dalla attuale Amministrazione.

L’iter procedimentale

1^ Commissione edilizia – 16 febbraio 2022

La proposta progettuale viene presentata in Comune sotto forma di parere preventivo in data 10 febbraio 2022, nel corso dell’ultimo mandato del sindaco precedente.

La proposta progettuale viene esaminata dalla Commissione edilizia in data 16 febbraio 2022 con esito parere sospensivo in quanto l’intervento di ristrutturazione edilizia totale proposto "comprensivo di sopraelevazione in deroga" non si conforma alla disciplina del Piano Regolatore vigente, anche considerato che la sanatoria autorizzata ha già esaurito la possibilità di sopraelevazione permessa dal Piano Regolatore, pertanto ogni ulteriore sopraelevazione delle falde attualmente legittimate risulta inammissibile.

Secondo la Commissione Edilizia la forte scelta progettuale risulta non argomentata e motivata e pur non perseguendo l’obbiettivo di una composizione di facciata strettamente tradizionale, consiglia di operare con equilibrio e rispetto nelle scelte cromatiche proposte.

La Commissione Edilizia sospende il proprio parere sul progetto presentato, rinviando le proprie valutazioni su quello che sarà una nuova proposta o revisione progettuale.

2^ Commissione edilizia – 11 aprile 2022

In data 6 aprile 2022 viene presentata una prima revisione progettuale che la Commissione Edilizia esamina nella sedute dell’ 11 aprile 2022 con parere sospensivo in quanto la proposta non riscontra una valutazione nell’insieme favorevole e l’uso dei materiali impiegati non è rispondente alle prescrizioni del vigente Regolamento Edilizio, con particolare riferimento al rispetto della disciplina per gli interventi nei complessi di interesse storico, artistico, ambientale e di vecchio impianto di interesse ambientale, ove “Non è ammesso l’utilizzo di materiali estranei alla tecnica costruttiva storicizzata”

La Commissione Edilizia intende riaggiornarsi in una seduta successiva per valutare il progetto alla luce di ulteriori approfondimenti regolamentari.

La Commissione Consiliare Urbanistica del 19.04.2022 e la modifica al Regolamento Edilizio del 27.04.2022 deliberata dal Consiglio Comunale
La conformità urbanistica dell’intervento viene ricercata attraverso una modifica all’art. 129 del Regolamento Edilizio vigente, voluta dall’ex sindaco e assessore alla urbanistica Beretta, e approvata dal Consiglio Comunale il 27.4.2022, sentito il parere favorevole della Commissione consigliare urbanistica espresso in data 19.04.2022, che ha consentito di “accogliere, imporre e/o suggerire direttive e/o modifiche puntuali” anche in deroga alle norme del Piano regolatore (art. 34 delle N.T.A “Disposizioni particolari per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente”), al fine di ottenere specifici risultati di inserimento ambientale. Nessun consigliere della attuale maggioranza faceva parte della Commissione urbanistica di allora.

3^ Commissione edilizia – 23 maggio 2022

Dopo l’approvazione della modifica al regolamento da parte del Consiglio Comunale, nelle more della pubblicazione su BUR e, quindi, dell’entrata effettiva in vigore, la revisione progettuale passa nuovamente in Commissione Edilizia nella seduta del 23.05.2022 la quale prende atto della modifica in corso al R.E. e ritiene “accoglibile la composizione della facciata principale di Via Garibaldi” ma fornisce alcune precise indicazioni e rinvia la progettazione ad altre prescrizioni di carattere tipologico.

4^ Commissione edilizia – 22 giugno 2022

In data 22 giugno 2022 il progetto ritorna in Commissione Edilizia con esito parere favorevole; l’iter del permesso a costruire viene perfezionato con il rilascio del titolo il 31 agosto 2023.


L’intervento ad oggi non è concluso.

Per quanto riguarda gli aspetti cromatici delle facciate, il progetto, in conformità al Piano Colore approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 55 del 28 novembre 2023 (successivamente, quindi, al rilascio del permesso a costruire), verrà sottoposto al parere vincolante della Commissione Locale del Paesaggio - concludono -”.

Sara Aschero

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