Attualità - 06 marzo 2025, 13:00

Imprese femminili, in dieci anni la Granda ne ha perse 1.500 ma contano ancora oltre il 20% di quelle registrate

I dati della Camera di Commercio aggiornati al 31 dicembre 2024 non lasciano spazio a dubbi: nei dodici mesi passati anche il cuneese segue il trend negativo nazionale. Risultati positivi per alloggio, ristorazione e attività immobiliari

Imprese femminili, in dieci anni la Granda ne ha perse 1.500 ma contano ancora oltre il 20% di quelle registrate

Le imprese femminili registrate al 31 dicembre 2024 al Registro camerale sono 14.354 con un’incidenza del 22,1% sull’universo delle imprese complessivamente registrate in provincia di Cuneo e un grado di imprenditorialità esclusivo dell’86,3%, più alto di quello regionale e nazionale (rispettivamente dell’82,6% e dell’80,6%). Più di tre su dieci svolgono la propria attività nel settore dell’agricoltura, quasi otto su dieci sono imprese individuali, l’11,3% è guidato da giovani donne, l’8,7% è amministrato da straniere: questo l’identikit della componente femminile del sistema imprenditoriale cuneese nel 2024.

L’analisi dei dati del Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo evidenzia come le imprese femminili abbiano sofferto in maggior misura delle criticità registrate dal sistema imprenditoriale nel suo complesso perdendo, nell’arco di un decennio, oltre 1.500 aziende che si traducono in una flessione del 9,7%. Nel 2024 la variazione rispetto all’anno precedente è stata del -1,0% e non si discosta molto dal dato piemontese (-0,8%) e da quello nazionale (-1,4%).

A livello regionale, le imprese femminili della provincia di Cuneo con un peso del 15,3% si posizionano numericamente subito dopo quelle della provincia di Torino.

L’analisi della presenza delle imprese femminili nei diversi settori economici evidenzia che il comparto merceologico più rappresentato è quello dell’agricoltura (29,8%), che quasi un’impresa su cinque svolge attività commerciali e che più di una su dieci è impegnata nelle altre attività dei servizi, incluse parrucchiere e lavanderie. Quote significative operano, inoltre, nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (9,5%) e nelle attività immobiliari (6,3%). Valutando l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle registrate per settore spicca la forte specializzazione femminile nelle altre attività dei servizi (il 65,6% delle aziende del settore è amministrato da donne) e nei servizi di ricettività, con alberghi e ristoranti (34,2%).

Esaminando in dettaglio i singoli settori emerge come alcuni abbiano subito una contrazione nella variazione (agricoltura -4,0% e commercio -3,6%) a differenza di altre attività di servizi (+0,6%), delle attività immobiliari (+1,1%) e delle attività di servizi di alloggio e ristorazione (+1,7%).

L’analisi per forma giuridica conferma che le imprenditrici prediligono organizzare la propria attività come ditta individuale, opzione scelta nel 74,6% dei casi, a fronte di una percentuale del 60,5% rilevata a livello complessivo provinciale. Tale scelta è favorita dalla minor onerosità di avvio di questa forma. Seguono le società di persone e le società di capitale con incidenze del 14,5% e del 9,5% (sono rispettivamente il 21,6% e il 15,7% per l’universo delle imprese cuneesi). Chiudono le altre forme giuridiche, tra le quali trovano spazio le cooperative, che riuniscono l’1,4% delle aziende a conduzione femminile.

"Nella nostra provincia il tessuto imprenditoriale femminile è vivace, sa adattarsi e fare rete, coniugando competenza e innovazione - afferma la Presidente del Comitato per l'imprenditoria femminile della Camera di commercio di Cuneo Monia Rullo -. La leggera flessione numerica in alcuni settori è figlia della necessità di adattarsi alle esigenze di un mercato che cambia rapidamente. È compito del nostro Comitato lavorare per formare imprenditrici sempre più legate alla società e al territorio in cui vivono e operano come aziende."

L’esame delle imprese femminili per forma giuridica rivela un graduale processo di strutturazione delle attività per far fronte alle nuove sfide di mercato: le società di capitale hanno registrato una variazione positiva (+5,5%), mentre le restanti forme giuridiche hanno riportato il segno meno: società di persone (-2,6%), imprese individuali (-1,4%) e altre forme (-7,8%).

comunicato stampa

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