Attualità - 06 marzo 2025, 15:34

Quel “no sesso” in vetrina ad Alba, la massaggiatrice thai: "Ero stufa delle richieste esplicite da parte di uomini"

Nella centrale via Manzoni l’attività di Tang Mo: "Giorno dopo giorno ho imparato a rispondere in modo deciso e determinato per far capire che certe richieste non solo erano inopportune, ma costituivano una vera e propria violenza nei miei confronti"

A un passo da piazza Duomo il centro massaggi aperto da Tang Mo

A un passo da piazza Duomo il centro massaggi aperto da Tang Mo

Ad Alba se ne discute da alcune settimane e non poteva, infatti, passare inosservata la scritta comparsa sulla vetrina del centro massaggi aperto da luglio 2024. Quel “No sesso” che campeggia sulla vetrina del centro massaggi “Sabai” non poteva non destare curiosità, ma anche empatia nei confronti della titolare Pornsawan Noimuen, per tutti Tang Mo.

Sono stati gli altri commercianti della via, infatti, ad aiutare la donna a tradurre in italiano la frustrazione della massaggiatrice con grafiche dettagliate in cui si spiega la serietà, ma anche la cultura che si trovano dietro i massaggi Thai.

L’apertura del centro massaggi “Sabai”, in italiano “Bene o benessere”, in via Manzoni ad Alba, per Tang Mo rappresentava un cambiamento importante di vita e professionale.

Di origine thailandese, Tang Mo è sposata con un imprenditore roerino, con cui ha una figlia di 5 anni. Da sempre appassionata di benessere, a luglio 2024 aveva deciso di mettere a frutto gli studi e l’esperienza da operatrice aprendo un piccolo centro massaggi.

La pace dura poco perché iniziano ad arrivare nel centro uomini che chiedono espressamente massaggi erotici, in alcuni casi diventano vere e proprie avance.

Tang Mo vive molto male la situazione: «A volte tornavo a casa sconvolta e schifata, ma ho imparato, giorno dopo giorno, a rispondere in modo deciso e determinato per far capire che certe richieste non solo erano inopportune, ma costituivano una vera e propria violenza nei miei confronti».

Esasperata dalle continue richieste, Tang Mo decide di scrivere nero su bianco il proprio malessere con la scritta a caratteri cubitali che campeggia in vetrina “No sesso”.

Un messaggio che passa di bocca in bocca e porta all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione particolarmente disdicevole. Tang Mo trova la solidarietà di gran parte degli albesi e in modo particolare delle donne che, appurata, una volta di più la serietà della professionista, hanno affollato il centro nelle ultime settimane.

«Ho deciso di non togliere la scritta anche ora che ha destato molto clamore, voglio che sia chiaro che le massaggiatrici che lavorano seriamente e onestamente sono la maggior parte», conclude Tang Mo.

Marcello Pasquero

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