Cronaca - 10 marzo 2025, 18:25

Bene Vagienna, processato per le minacce a mano armata dopo un servizio Tv: il giudice lo multa

Condannato per il possesso del coltello e le minacce . Il video delle telecamere di videosorveglianza arrivò alla trasmissione "Fuori dal coro". L'imputato, un ex richiedente asilo accusato di minacce aggravate: "Non volevo fare male a nessuno"

Un frame della trasmissione "Fuori dal Coro

Un frame della trasmissione "Fuori dal Coro

Aveva un coltello in mano, ma non voleva minacciare nessuno. A stabilirlo, il giudice del tribunale di Cuneo, che ha condiviso quanto riepilogato dalla Procura in merito al ciò che avvenne a Bene Vagienna nell’ottobre 2022, quando O.H., un ex richiedente asilo di origini nigeriane, venne ripreso dalle telecamere di videosorveglianza installate nel centro del paese mentre brandiva un coltello contro due donne.  

Il ragazzo, ad oggi ventiseienne con un permesso di soggiorno regolare e un’attività lavorativa, fu anche raggiunto da una troupe di “Fuori dal Coro”, la trasmissione di Mario Giordano in onda su Rete 4, e rinviato a giudizio in tribunale a Cuneo con le accuse di possesso ingiustificato di oggetto atto a offendere e minacce aggravate. Il giovane è stato condannato al pagamento di una multa di 400 euro, pena sospesa. Il giudice ha ritenuto sussistere il vincolo della continuazione tra i due reati. 

Nella puntata del servizio, intitolata “Ladri di Case”, era intervenuta una delle due donne a cui sarebbero state rivolte le minacce: “Mi urlava 'ti ammazzo, ti ammazzo' - aveva raccontato la signora -. Sono terrorizzata, l’ho visto un giorno in bicicletta e mi sono chiusa in macchina con le palpitazioni”. La signora, chiamata in aula a testimoniare su quanto accaduto, aveva ribadito di aver paura tutt’oggi. 

Il ragazzo, assistito dall'avvocato Nicola Ferrua Magliani aveva, seppure con difficoltà, spiegato che quel giorno stava cucinando ed è per questo motivo che, uscendo di casa, portò con sé il coltello. Stando a quanto riferito, parrebbe che il suo fosse un gesto di esasperazione in cui, come affermato, non vi sarebbe stata la volontà di minacciare nessuno. 

Attraverso le domande postegli dal legale, si era riusciti a ricostruire che il ventiseienne più volte sarebbe stato vittima di razzismo: nel 2020, poi, subì anche una brutale rapina ad Asti che gli causò la perdita di un occhio. Il tribunale astigiano aveva condannato i responsabili a risarcirlo di 50mila euro, ma non ottenne nulla sebbene si fosse anche rivolto al fondo per la tutela delle vittime dei reati di tipo mafioso. 

“La situazione di O.H. è una situazione personale particolarmente grave e disagiata a fronte di quanto gli è capitato in quel di Asti- ha concluso in aula il pubblico ministero- . Gli siamo sicuramente vicini umanamente. Nell’azione posta in essere non si ravvisa una minaccia in particolare verso qualcuno: ce l’aveva con tutti, non con una persona in particolare”.  

In aula, nelle precedenti udienze era stato poi mostrato il video estrapolato dalle telecamere di sorveglianza, in cui sei vede il ragazzo puntare il coltello contro le due donne e se stesso. Il ragazzo ha anche ammesso di essersi tolto l’occhio di vetro di fronte alla signora per denunciare e farle vedere che cosa gli era successo: “Non volevo minacciare nessuno - ha concluso lui- volevo solo spiegare che cosa avevo subìto”.

CharB.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU