Cronaca - 10 marzo 2025, 19:23

Picchiata dopo la conversione al cattolicesimo, condannato un uomo: "Sei un'infedele, ti sgozzo"

Una storia di violenza domestica che arriva dal Monregalese: ad essere accusato dalla sua ex compagna un quarantenne. I testimoni: "Lei aveva gli occhi neri di lividi". L'uomo si difende: "Tutto falso. Erano ematomi da ritocchi estetici"

L'ingresso del tribunale di Cuneo

L'ingresso del tribunale di Cuneo

Le diceva che era un’infedele e che per questo l’avrebbe sgozzata, cosicché sarebbe andata in paradiso. Prende le mosse da una conversione religiosa al cattolicesimo il procedimento penale in corso in tribunale a Cuneo a carico di un quarantenne marocchino residente nel Monregalese, che non avrebbe mai tollerato la decisione della sua ex compagna, parte civile, di abbandonare la fede mussulmana.

 Le accuse, che hanno poi trovato conferma anche nelle parole della sorella della donna, riguardano maltrattamenti e lesioni. La pena inflitta all’uomo è di un anno e mezzo di carcere.

Quello della “conversione”, però, non era  l’unico motivo delle violenze che l’uomo riservava alla donna. Alcuni parenti di lei e gli assistenti sociali, in aula, avevano parlato di “occhi rossi” e “occhi neri di lividi”.

Il pubblico ministero, che aveva chiesto la condanna dell’uomo a quattro anni di carcere, ha ricostruito la vicenda: oltre alle gelosia dell’uomo per le uscite di lei con la sorella, è stato ricordato un episodio del 2021 quando la donna, di ritorno dai Carabinieri dove era andata per denunciarlo, venne presa per i capelli, sbattuta contro il cruscotto e tirata fuori a forza dall'auto. 

Nulla di tutto ciò sarebbe stato vero secondo il quarantenne, che si era difeso nel corso del suo esame.

II due si erano conosciuti nel 2016, restando insieme fino al 2021. In quell’ultimo anno, da agosto a settembre, ci sarebbero state ben 2742 telefonate. Come riferito dall’imputato, però, sarebbe stata lei ad assillarlo. Quanto ai lividi sul volto della donna, altro non sarebbero stati che ematomi post interventi estetici a cui lei si sottoponeva. Dunque, si sarebbe inventata tutto. 

E di “racconto ingigantito” da parte della vittima e poca attendibilità ha anche parlato la difesa dell’uomo. “L’unica cosa certa - aveva affermato il legale chiedendo l’assoluzione all’imputato oltre alla derubricazione in lesioni - è che ci sia stata la colluttazione del 2021, ma non è andata come racconta persona offesa: la documentazione medica dice tutt’altro”. 
 

CharB.

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