Martedì 25 marzo alle ore 20.30, nella sala “Mosca” del Conservatorio (via Roma 19, Cuneo), si tiene il secondo appuntamento della Stagione Artistica 2025 dell’Istituto: i docenti del Ghedini Francesca Landoni al flauto, Marco Vittorio Rossero all’oboe, Paolo Casiraghi al clarinetto, il direttore Deborah Luciani al fagotto, Paolo Valeriani al corno e Clara Dutto al pianoforte propongono “Il Carnevale degli animali”. L’esecuzione musicale è accompagnata e inframmezzata da letture di Alberto Jona, docente di Poesia per Musica e Drammaturgia Musicale. La partecipazione è libera e non occorre prenotare.
«Quella che proponiamo è un’esperienza musicale davvero particolare. Come direttore – dice Deborah Luciani – sono entusiasta di offrire un’interpretazione che riflette la mia visione artistica e che spero possa creare un momento di autentica connessione con gli ascoltatori, che invito a lasciarsi trasportare dalle emozioni della musica: durante l'esecuzione dal vivo si crea sempre un’esperienza condivisa ricca di stimoli e di energia».
La celebre composizione di Camille Saint-Saëns, originariamente concepita per un ensemble più ampio, viene presentata in un’inedita trascrizione per quintetto di fiati e pianoforte di Massimo Data, docente di Fagotto al Conservatorio Verdi di Torino. La partitura, nota per i suoi toni umoristici, canzonatori e ironici, trova in questo arrangiamento una dimensione intima che ne esalta i dettagli e le sfumature espressive, mantenendo intatto lo spirito giocoso e descrittivo dell’originale. Ogni animale viene reinterpretato attraverso combinazioni timbriche specifiche: nell’Elefante, fagotto, corno e clarinetto creano un personaggio goffamente maestoso, mentre il Cigno rivive in un solo di fagotto in dialogo con il pianoforte. Questo strumento mantiene un triplo centrale, sostenendo e dialogando con i fiati attraverso tutti i movimenti, contribuendo in modo essenziale alla resa espressiva degli animali. Canguri, Acquario, Voliera e Tartarughe prendono vita nella nuova veste strumentale, mentre il Filane conserva la sua festosità con colori rinnovati. La lettura che si alterna all’esecuzione musicale ripropone un testo originale scritto da Jacopo Masini per una rappresentazione de Il Carnevale degli animali dell’Unione Musicale di Torino, con la messinscena di Controluce - Teatro d’ombre: un guardiano dello zoo decide una notte di ridare la libertà a tutti gli animali e inizia a raccontare in rima la sua avventura, che diventa un inno alla libertà e alla musica, dove la fantasia è libera di esprimersi. Il testo è lo stesso che fu letto anche da Elio delle Storie Tese al Teatro alla Scala di Milano, quando fu voce narrante del Carnevale eseguito dai Cameristi della Scala nel novembre del 2012.
Il Carnevale degli animali fu composto nel 1886 per essere eseguito il 9 marzo di quell’anno in forma privata, in occasione della festività del martedì grasso. A causa delle particolarità dei quattordici brevi brani che lo compongono – non solo musica ispirata ai versi o al comportamento degli animali, ma anche brani che sono caricature di particolari categorie, come i critici musicali, o citazioni esplicite di brani o motivi conosciuti –, Camille Saint-Saëns volle vietarne la pubblicazione fino alla sua morte: ciò perché probabilmente temeva che, se diffuso precedentemente, potesse essere un ostacolo alla sua carriera. La prima esecuzione pubblica si tenne a Parigi il 26 febbraio 1922, trentasei anni dopo la sua composizione e poco più di due mesi dopo la morte dell’autore, avvenuta ad Algeri il 16 dicembre 1921.